La Samb aspetta di conoscere il proprio futuro

Manca poco all’inizio della nuova stagione di calcio italiano ma la Sambenedettese non sa ancora in quale categoria giocherà. I tifosi restano quindi con in fiato sospeso nell’attesa di conoscere quale sarà la decisione della COVISOC relativo alla possibilità di sanare l’esposizione debitoria del club marchigiano.

 

Le problematiche legate all’iscrizione in Serie C restano

Come tutti i tifosi della Sambenedettese ormai sapranno, i problemi dei rossoblu nascono dalla precedente gestione e attengono al mancato versamento dei contributi previdenziali di giocatori e staff per la stagione 2020-2021. Mentre in passato questa situazione sarebbe state risolvibile senza particolari difficoltà, ora non è più così e ciò in quanto le nuove norme federali prevedono che il mancato versamento dei contribuiti vada a impattare a debito sul bilancio societario. In questi giorni la nuova società capitana da Roberto Renzi ha lavorato duramente per approntare una difesa che potesse essere efficace e convincente e, cosa più importante, ha dimostrato a tutti i livelli federali e di giustizia sportiva di avere le risorse per risanare i bilanci. Ora la palla passa nelle mani della COVISOC che oltre al futuro della Samb sarà chiamato a decidere anche su quello di Casertana, Paganese, Carpi e Novara. A causa del particolare periodo che stiamo vivendo, sono poche le società di Serie C che possono dormire sogni tranquilli e lo stesso Bari, che dando un’occhiata alle quote disponibili sui siti di scommesse sul calcio, sul tennis e su molti altri sport è la favorita per la vittoria del Girone C di Serie C, non se la sta passando benissimo nonostante il sostegno economico di una società forte come quella di De Laurentiis.

 

Lo stato di salute dal calcio italiano

La recente vittoria europea della Nazionale di Roberto Mancini fa ben sperare i tifosi azzurri che, dopo anni difficili, iniziano finalmente a intravedere la luce in fondo al tunnel. Dal punto di vista economico e finanziario, però, le difficoltà sono tante e affliggono quasi tutti i club del calcio dilettantistico e professionistico. Mentre multinazionali come Inter e Juventus possono fare affidamento sul fatto di essere “troppo grandi per fallire”, nelle categorie minori la situazione è più difficile e sono diverse le società che rischiano di essere escluse dai relativi campionati. In Serie B la situazione più delicata è quella del Chievo, con il presidente Campedelli che attende l’esito del ricorso alla COVISOC. Una situazione analoga la troviamo anche in Serie C, dove oltre alla Sambenedettese sono almeno cinque i club che rischiano il fallimento e la conseguente retrocessione in Serie D. Negli anni scorsi molti avevano immaginato che non si sarebbero verificate mai più situazioni come quelle di Palermo e Foggia che, di fatto, falsarono il campionato cadetto due anni fa, ma evidentemente i problemi restano e non sembrano di semplice soluzione.

Nell’attesa di scoprire quale sarà il futuro della Samb, tutto il calcio italiano deve interrogarsi se questa sia la strada giusta e se questo sia un modello economico sostenibile nel medio e nel lungo periodo.

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