Samb-Tivoli 3-0, IL COMMENTO: Sarà lunga e dura, ma noi ci siamo

SAMB-TIVOLI 3-0, LA CRONACA
LAURO: «È VENUTA FUORI LA QUALITÀ»

Doveva essere ed è stata la giornata che volevamo: San Benedetto si è ritrovata in una festa popolare al Riviera, coronata da un altro tris di Sirri e compagni, che ha mandato in visibilio i 6000 scatenati supporters rossoblù, roba non certo da Serie D. La sognavamo tutti, da troppo tempo dopo la pandemia, l’ennesima cancellazione dal professionismo, due stagioni dilettantistiche balorde, una domenica così: bandiere al vento, striscioni, colori, famiglie in uno stadio gremito, dove i decibel sollevati dalla curva hanno fatto davvero rimbombare tutto l’impianto.

E poi, oltre ovviamente alla vittoria contro un buon Tivoli, che per una mezzoretta ci ha fatto soffrire, vedere tanti ex Samb alla partita e notare all’uscita Simonato, Ripa e Chimenti in mezzo al popolo rossoblù finalmente festoso è stato un imprimatur per questo nuovo corso e per una squadra che oggi ha indossato una maglia che ricalca proprio la loro della trionfale stagione 1973/74. Non finisce qui perché il raddoppio, quasi un segno del destino nel contesto di questa entusiasmante rinascita sambenedettese l’ha siglato proprio il nipote del nostro presidentissimo Ferruccio, quell’Alessandro Zoboletti, che assieme agli altri under impiegati ha dimostrato tutta la sua stoffa.

E proprio questi giovanissimi stanno rappresentando in questo primissimo scorcio di campionato un piacevole valore aggiunto: tutti e quattro gli under titolari (Coco, appunto Zoboletti, Pagliari e Cardoni sono stati indiscussi protagonisti). L’entusiasmo odierno dovrà essere il leitmotiv di questa stagione che si presenta lunga e dura (purtroppo la Serie D la conosciamo bene…), con avversarie agguerritissime (su tutte il neopromosso Campobasso finora con il nostro identico ruolino di marcia), rispetto alle quali però la Samb non ha assolutamente nulla di meno. Il gruppo c’è sia tecnicamente che caratterialmente e annovera anche buone alternative in tutti i settori (compreso dietro dove in panchina c’è un ottimo centrale come Pezzola, di scuola Empoli).

In più Lauro ha già dimostrato che può schierare un modulo camaleontico, capace di variare tra 4-2-3-1, 4-4-2 e 4-2-4 a seconda della fase di gioco e della partita, poi c’è sempre quel 4-3-3 largamente sperimentato nel corso del precampionato. Ma oltre a questo la spinta più grande sarà quella che offrirà l’immenso popolo rossoblù: cari Sirri e compagni i 6000 di domenica portateli sempre con voi su tutti i campi a partire dalla prossima ostica trasferta di Avezzano, per loro dovrete battagliare pallone dopo pallone ogni maledetta domenica, fino in fondo, fino alla fine.

Alessio Perotti

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