Quando Samb e Chieti vincevano insieme

SAMB, ENTUSIASMO TRAVOLGENTE VERSO CHIETI
ZOBOLETTI: «A CHIETI PER FARE UNA GRANDE PARTITA»
DE ANGELIS: «NON FIRMO PER IL PAREGGIO»

Non è una novità assoluta questo duello al vertice tra Samb e Chieti: c’è infatti un piacevole precedente per entrambi, datato oltre 30 anni fa. Anche allora nell’annata 1990/91 si trattava della quarta serie nazionale, che però era la Serie C2 girone C, dove la Samb era appena ruzzolata a seguito di un doppio scivolone consecutivo partito dall’ultima Serie B di due anni prima. In mezzo una disastrosa stagione spartiacque in Serie C1, dove si concluse definitivamente la straordinaria gestione Zoboletti con il passaggio di consegne al finanziere trevigiano Venturato, capostipite delle tante disgrazie che avrebbero flagellato i nostri colori nei tre decenni successivi. Fu una pia illusione quell’ottimo campionato di Serie C2 disputato con la formazione ben allestita dal direttore sportivo Andrea Iaconi e sapientemente guidata da mister Giorgio Rumignani. Fecero costantemente da battistrada Samb e Chieti con i neroverdi di un signore della panchina come Ezio Volpi, a cui è ora intitolata la Curva Est dello stadio Angelini, sempre un passo avanti.

Signora squadra per la categoria quella rossoblù capitanata da un calciatore e uomo vero come Moreno Solfrini, che Rumignani portò con sé dopo le esperienze vissute assieme a Teramo e Barletta, impreziosita dalla tecnica di Peppiniello Manari, Pasqualino Minuti e Fabrizio Foglietti, imperniata sulla saldezza difensiva di Bignone, Grillo e Fantini e rinvigorita dai primi passi di Ottavio Palladini e dalla corsa di Carsetti. Ma anche i teatini non scherzavano con la porta difesa dall’esperto Marigo, la retroguardia diretta da capitan Morganti assieme al nostro Consorti, il dinamismo di Cavezzi, la potenza di Feola, la fantasia di Presicci e la letalità della coppia d’attacco Pagliari-Sgherri. Due compagini di una spanna superiore alle altre contendenti come il Teramo di un giovanissimo Chiesa, Vastese e Vis Pesaro, che furono praticamente irraggiungibili per tutti, blindando per l’intera stagione le prime due posizioni, che valevano la promozione in Serie C1 (alla fine gli abruzzesi arrivarono primi e gli uomini di Rumignani secondi).

Il primo scontro diretto arrivò proprio il giorno dell’Epifania e la Samb nella calza trovò una preziosissima vittoria, anche se per la verità non proprio meritatissima con una deviazione fortuita di Samaritani, che cancellò l’imbattibilità dei quotati ospiti.Il ritorno all’Angelini alla terzultima di campionato fu invece una festa per entrambi con il pass per la Serie C1 ormai in tasca e le tifoserie gemellate: ricordo nella nostra gremitissima curva gruppi come Gente Furiosa e Baldi Giovani, che con la colonna sonora della zanzara spinsero Solfrini e compagni all’immediato ritorno in C1. Finì con un divertente 2-2 con la Samb per due volte in vantaggio con Manari e Solfrini raggiunta prima da Sgherri e nel finale da Presicci. La stessa festa di sport che ci auguriamo di vivere domenica, quando Samb e Chieti si ritroveranno di nuovo faccia a faccia da leader, anche se stavolta per la promozione c’è un solo posto disponibile.
Alessio Perotti

TUTTE LE NOTIZIE DELLA GAZZETTA

Commenti