Uniti per essere protagonisti: Pordenone-Samb, IL COMMENTO


PORDENONE-SAMB, LA CRONACA

ROSELLI: «PER UN’ORA IL MASSIMO»

FEDELI: «ALL’ALTEZZA DEL PORDENONE»

di Daniele Bollettini

È iniziato con un pareggio bello pesante un marzo che potrebbe significare molto per la stagione rossoblù. Al “Bottecchia” la squadra di Roselli ha sfoderato una prestazione gagliarda, facendo leva sulle proprie qualità tecniche e su uno spirito di unità non comune che le ha permesso di reagire subito e bene a un colpo duro come quello inferto da Gavazzi. È proprio l’unità una delle qualità più apprezzabili di questa Samb 2018/19: quella che Rapisarda e compagni hanno dimostrato sempre, anche nei momenti più delicati, e che potrà essere fondamentale per fare bene in questo finale di stagione. Unità che, in questi anni di Serie C sotto la presidenza Fedeli, è stata spesso precaria nell’ambiente rossoblù ed è stata spesso ricostruita a ridosso dell’estate, mettendo da parte le incomprensioni a beneficio di qualcosa di più grande, che accomunava (e accomuna) tutte le parti in causa: la Samb. In questi anni, infatti, non sono mancati periodi di magra nel rapporto tra società e tifoseria. Nel 2016/17, dopo un sorprendente inizio di campionato sotto la guida di Palladini, i primi mesi di Sanderra erano stati tutto tranne che entusiasmanti, e accompagnati dalle sfuriate più distruttive che costruttive del presidente. Lo scollamento era stato però ricostruito a ridosso dei play off, a partire da una lettera in cui Fedeli ribadiva “dobbiamo essere noi ad essere al servizio della Samb e non il contrario”. Di lì in poi un finale di stagione da protagonisti, con l’extra season terminato da imbattuti col Lecce (che ora fa la voce grossa anche in Serie B). Un anno dopo, al termine della pirotecnica parentesi Capuano, la San Benedetto sportiva si è compattata attorno alla squadra, arrivando anche a portare 11mila persone nel catino del Riviera delle Palme per la sfida col Cosenza (anche lui oggi tra i cadetti). Picchi emotivi vissuti grazie al rendimento degli atleti in campo e all’entusiasmo di tutto ciò che li circondava e che si spera di ripetere anche nel futuro più prossimo, perché nonostante le uscite talvolta inopportune di Fedeli e le indisposizioni (comunque sporadiche) dei tifosi remare tutti dalla stessa parte può essere fondamentale per vivere un finale di stagione da protagonisti.


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