Samb, il piano B? Per la richiesta in Serie D (tramite NOIF) servirebbe una società nuova


SAMB, I DETTAGLI DEL RICORSO AL COLLEGIO DI GARANZIA

Le speranze della Samb sono tutte rivolte al Collegio di Garanzia del CONI ma, nonostante le dichiarazioni del sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, che dice di non aver mai pensato (e di non voler iniziare ora) ad una “alternativa” in caso di mancata Serie C, in città cominciano a farsi alcuni discorsi in tal senso. Quantomeno per capire quali sarebbero gli scenari che si aprirebbero di fronte alla malaugurata ipotesi in cui il CONI dovesse rigettare il ricorso presentato dalla società di Roberto Renzi.

Per il club rossoblù resterebbero aperte le piste della giustizia ordinaria, con ricorso al TAR ed, eventualmente, al Consiglio di Stato ma, considerando anche i tempi che andrebbero a dilatarsi (le decisioni arriverebbero sicuramente dopo la pubblicazione dei calendari di Serie C), al momento questa è una ipotesi che desta poca fiducia nell’ambiente sambenedettese.

C’è poi il “famoso” discorso legato all’articolo 52 comma 10 delle NOIF, che permetterebbe, alla città che dovesse far fronte all’estromissione di una società da un campionato professionistico, di richiedere l’iscrizione in sovrannumero di una nuova società (che dovrebbe anche richiedere una nuova affiliazione) in un campionato dilettantistico. Il tutto attraverso una richiesta che dovrebbe pervenire dal sindaco della stessa città alla FIGC (che poi dovrebbe dare il suo ok) e un contributo a fondo perduto di 100.000 euro o 300.000 euro a seconda del torneo in cui si dovesse chiedere l’iscrizione tra Eccellenza e Serie D. Di seguito riportiamo l’articolo.

In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società: a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato; b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo. La Commissione, nominata dal Presidente Federale, è formata da tre componenti, di cui due designati dal Presidente Federale e uno dalla LND. La Commissione resta in carica per un quadriennio olimpico

Uno scenario malaugurato, a cui il primo cittadino Pasqualino Piunti ha detto di non voler pensare anche dopo gli ultimi confronti con Roberto Renzi, che nutre grande fiducia nel pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI. Ma si tratta di uno scenario che è giusto che chi in questi giorni freme per la Samb conosca. Il tutto sperando che si tratti di una strada che non venga percorsa, perché ciò vorrebbe dire essersi assicurati il mantenimento della Serie C.


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