Samb, finisce il lavoro dei tre curatori fallimentari: se il club è salvo è anche per merito loro


Non saranno solo le immissioni di liquidità di Roberto Renzi a salvare la Samb dal baratro del dilettantismo dopo l’ennesimo fallimento. Se, come è nelle intenzioni del nuovo proprietario rossoblù, nel giro di pochi giorni si riusciranno a saldare tutti i debiti sportivi e a garantire l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C merito lo si deve attribuire anche a coloro che hanno fatto da tramite a questo delicatissimo passaggio societario.

Franco Zazzetta, Massimiliano Pulcini e Francesco Voltattorni, i tre curatori fallimentari del club, hanno svolto un lavoro fondamentale. Sotto la regia del Tribunale di Ascoli Piceno, i tre professionisti incaricati dal giudice Francesca Calagna hanno scandito in maniera rapida l’iter del percorso fallimentare, anche in momenti delicati come quelli che hanno seguito il primo tentativo di vendita, quello in cui l’unica offerta di acquisto pervenuta per la Samb era stata dichiarata inammissibile.

Con l’atto notarile che ha permesso a Roberto Renzi di prendere ufficialmente in mano il club di viale dello Sport si chiude la gestione della curatela fallimentare. Ma è anche grazie a loro se la Samb, nonostante l’ennesimo tracollo societario, può ancora sperare nel professionismo.


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