Samb-Campobasso 0-1, IL COMMENTO: Spot per il futuro

E alla quartultima giornata di campionato arrivò il fatidico verdetto: primo posto non più matematicamente raggiungibile. Quella prima piazza, che la Samb aveva conquistato all’ottava giornata, vincendo a Monterotondo, e perso alla sedicesima a pochi chilometri di distanza, a Roma, a seguito del nulla di fatto contro il Roma City e che di fatto da qualche giornata era diventata una sorta di chimera, oggi si è definitivamente dissolta.

La bandiera bianca è stata issata nel pienone del Riviera proprio nell’atteso scontro diretto contro la capolista Campobasso, che tanti si erano segnati nella propria agenda come appuntamento irrinunciabile, rimandando viaggi, pranzi ed anche matrimoni, ma che già alla vigilia per i nostri colori era divenuta una specie di sfida platonica e poco più. Alla luce dell’1-0 ribadito nei confronti degli uomini di Lauro dopo quello dell’andata la formazione di Pergolizzi, nonostante il successo dell’inseguitrice L’Aquila contro i corregionali del Vastogirardi, ha un piede e mezzo in Serie C: per la matematica gli basterà vincere, indipendentemente dai risultati degli abruzzesi, i due match casalinghi contro compagini che non hanno più nulla da chiedere al campionato, come Notaresco e Termoli.

Anche stavolta la Samb contro i lupi avrebbe meritato il pari, ma se in entrambi i casi a prevalere è stato il sodalizio del presidente italo-americano (con quote anche nell’Ascoli) Matt Rizzetta, vuol dire che comunque una certa differenza c’è. E soprattutto a livello di solidità, di concentrazione e di capacità di portare il match dalla propria parte nelle fasi cruciali. D’altronde cosa vuoi pretendere quando nelle ultime cinque partite segni uno straccio di gol (con un difensore, Pezzola) e racimoli solo 2 punti, che fanno praticamente il paio con quelli miseramente raggranellati a dicembre in quattro incontri?

A quel blackout di fine 2023 d’altro canto non ha certo posto rimedio un mercato, che ha portato in dote un solo calciatore vero, Senigagliesi (pur se afflitto da una noiosa pubalgia). La Samb così frana in un Riviera che avrebbe meritato altra sorte, subendo la quinta sconfitta stagionale e soprattutto prendendo due sberle consecutive, entrambe col minimo scarto, nei due scontri diretti conto l’Aquila e Campobasso, da cui ci si aspettava invece un rilancio. Non è servito a tal fine il ripristino in panchina di Lauro (1 solo punto in 3 incontri), che almeno dopo gli “orrori” de L’Aquila oggi la formazione giusta l’aveva imbroccata, gestendo anche correttamente i cambi (a parte l’ultimo in cui avrebbe dovuto rischiare il tutto per tutto con Martiniello e Tomassini contemporaneamente in campo).

Quello odierno è stato comunque un bello spot per il futuro, sia con la sfilata di tutto il settore giovanile (e col nuovo Ciarrocchi, più il probabile nuovo terreno nella zona del Samba Village, la Samb si candiderà come miglior settore giovanile tra Marche e Abruzzo) sia come presenze sugli spalti e l’immancabile spinta da una ancora una volta encomiabile Curva Nord.

Alessio Perotti

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