Real Fefo: la squadra di amatori nata… al bar


La Real Fefo è una delle formazioni che disputano il campionato amatori. Il presidente Anastasio Notarnicola e mister Marco Cameranesi ci hanno spiegato come è nata l’idea di creare questa squadra: «La Real Fefo è nata poco dopo la morte di mio padre Serafino, detto Fefo, – esordisce il presidente Notarnicola – nel 2014, e avevamo intenzione di creare la squadra con gli amici del bar e di darle il nome di mio padre che era un personaggio molto conosciuto a livello sportivo e a cui piacevano tanti sport, non soltanto il calcio».

«Siamo partiti che eravamo in quattro – continua mister Cameranesima poi ogni giorno che passava trovavamo nuovi ragazzi fino a che siamo riusciti ad organizzare delle partitelle a calciotto. La cosa piaceva sempre di più perché poi, dopo la partita, la serata si concludeva stando insieme al bar. Ad un certo punto siamo diventati 24 e parlando con il  mister di allora, Paolo Bastiani, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo realizzato che creare una squadra di calcio a 11 poteva essere possibile.

Ci siamo scritti al campionato amatori e al primo anno, nella stagione 2014-15, siamo arrivati a disputare la semifinale che perdemmo 5-3 dopo essere andati sul 3-0 in nostro favore. Purtroppo ci presentammo a quella gara in 14, visti i tanti infortuni e le assenze dovute a motivi lavorativi e alla lunga pagammo».

Nel corso degli anni come è mutato il livello del campionato amatori?
«Crediamo che il livello si sia alzato in quanto vi partecipano più calciatori che hanno giocato ad alti livelli ma anche l’età si è abbassata. La nostra squadra ha una età media molto bassa. Il nostro girone, l’ A, è più equilibrato rispetto agli altri, si può perdere anche con l’ultima in classifica».


Quale è l’obiettivo di quest’anno?
Il presidente Notarnicola non si sbilancia: «Ogni anno dico sempre di voler vincere ma quest’anno, per scaramanzia, non dico nulla». Mister Cameranesi, invece, un obiettivo se lo pone: «Il mio obiettivo quello di arrivare almeno alle semifinali eguagliando il nostro punto più alto».

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