Organico all’osso, ma Roselli carica il Sambodromo: «Siamo diventati tosti»


Se fosse un videogame questo sarebbe il livello più difficile da giocare. La Samb si ritroverà ad affrontare sei gare in due settimane dovendo, necessariamente, fare i conti con le assenze. Si punterà al pieno recupero di Russotto, ma per Stanco l’appuntamento è al 2019. Compromessa la stagione di Di Pasquale, che dovrà sottoporsi ad operazione chirurgica, mentre Calderini rientrerà a Bergamo. Mister Roselli non si fascia la testa, ma analizza la situazione, per niente rosea in ogni caso:

«Russotto non può giocare più di dieci minuti, ma lo porteremo in panchina per necessità. Domani, nostro malgrado, vedremo quanto vale l’assenza di Calderini. Certo, Di Massimo può fare il suo lavoro, con meno intensità, magari, meno velocità, ma forse con maggior tecnica. È una situazione già abbastanza drammatica. Zaffagnini? Stringerà i denti, è un ragazzo straordinario. De Paoli non può giocare sicuramente dall’inizio, non essendo mai sceso in campo. Stanco sembra un giocatore statico, invece mi arrabbio molto perché si muove pure troppo, al punto di essere troppo generoso. Giocheremo le prossime gare in situazione assolutamente anomala. È complicato, ma sono letture che amo i miei giocatori facciano per rimanere in partita tutto il tempo. Il trittico di questa settimana e quello della prossima ci obbligano a raccogliere il massimo possibile perché i problemi non sono “un po’”, sono tantissimi. – C’è comunque un velato ottimismo, nonostante la coperta cortissima – Siamo diventati belli tosti e abbiamo un’arma che non tutti hanno ed è la nostra gente, veramente il dodicesimo uomo. Questo ce lo dovremmo portare fino al 29 dicembre, poi inizierà un altro campionato».
Redazione


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