L’Angolo del Narrante – I Fratelli Olimpici

In questo spazio della Gazzetta troverete una nuova rubrica curata in collaborazione con Il Narrante (QUI la pagina Facebook). Uno spazio dove potrete scoprire o approfondire curiosità storiche che appartengono alla città di San Benedetto del Tronto. L’Angolo del Narrante vuole accompagnarvi fuori dal mondo del calcio e dello sport per provare a condurvi, con leggerezza, nel ricco giardino della cultura sambenedettese. Una lente di ingrandimento su personaggi, eventi e luoghi del passato che hanno lasciato un segno nella storia di San Benedetto.

I FRATELLI OLIMPICI

Tra le ricche e splendide pagine di storia della città di San Benedetto del Tronto trovano spazio due memorabili uomini di sport: i ginnasti sambenedettesi Pasquale e Giovanni Carminucci. I due fenomenali fratelli conducono, tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’70, l’Italia e San Benedetto del Tronto sul tetto deL Mondo grazie alle loro gesta atletiche. Nel 1960 Roma è pronta ad accogliere la diciassettesima Edizione dei Giochi Olimpici. L’attesa è alle stelle e l’intera compagine Azzurra porta sulle spalle il peso delle grandi aspettative della vigilia.

I risultati arrivano e l’Italia chiude una fantastica avventura olimpica con la bellezza di ben 13 medaglie d’oro, 10 d’argento e 13 di bronzo: i due fratelli sambenedettesi partecipano attivamente alla conquista della medaglia di bronzo nel concorso generale a squadre (insieme a loro anche Franco Menichelli, Angelo Vicardi, Orlando Polmonari e Gianfranco Marzolla), e per Giovanni arriva anche un argenteo secondo posto alle parallele.

I Carminucci partecipano a molti campionati del Mondo ed Europei, inanellando una serie di ottimi risultati e medaglie. Prendono parte anche alle Olimpiadi di Tokio 1964 e Città del Messico nel 1968. In onore dei due campioni sambenedettesi l’abitazione di famiglia situata in via Mentana a San Benedetto del Tronto viene dipinta interamente di azzurro e istoriata con rimandi alle tre edizioni olimpiche vissute dai due magnifici e indimenticati ginnasti rossoblù.