La sera dei “Miracoli”: Samb-Piacenza, IL COMMENTO

di Alessio Perotti

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Bella, spumeggiante, commovente, esaltante, è stata la sera che tutti da tanto, troppo tempo sognavamo: riecheggiando la meravigliosa canzone di Dalla, è stata proprio “la sera dei miracoli”, ed ogni riferimento al bomber rossoblù glaciale per due volte dal dischetto è puramente voluto. Non sono bastate tre clamorose traverse, un catenaccio piacentino che avrebbe fatto impallidire persino il Paron Rocco e un gol, strameritato per la mole di gioco espressa, che sembrava proprio non voler arrivare a spegnere l’“animus pugnandi” di una squadra, che oggi più che mai si è fusa col suo trascinante e straboccante pubblico (dopo i 700 da applausi del Garilli al Riviera ce n’erano 7000). È stata senza dubbio la migliore Samb della stagione quella che ha surclassato per impeto, tattica e tecnica un signor Piacenza autore di un ottimo girone di ritorno e di una brillante prima fase dei play-off. Era una gara aperta sì, ma anche difficile da interpretare, dovendo cercare spasmodicamente il vantaggio, ma senza scoprirsi troppo, rischiando di prestare il fianco alle ripartenze ospiti. Le altre due compagini giunte terze nei rispettivi gironi, Pisa e Trapani, non ce l’hanno fatta a ribaltare la sconfitta dell’andata e ciò sottolinea ulteriormente l’impresa compiuta dagli uomini di Moriero. Ottimo sia l’equilibrio in campo che l’occupazione degli spazi, che hanno permesso a Conson e compagni di schiacciare costantemente gli ospiti nella loro trequarti. Per la prima volta nella sua storia la Samb supera un play-off di C, ovvero della vecchia C1, con andata e ritorno dopo le eliminazioni subite da Pescara (2003), Napoli (2005) e Lecce (2017), ma c’è anche da dire che per la prima volta disputava in casa il return-match. Bello è stato anche ritrovare patron Fedeli a fine gara sotto la favolosa e festante curva rossoblù in un tripudio, che ha visto i tifosi restare sugli spalti per almeno venti minuti dopo il triplice fischio finale. Ora si rigiocherà tra una settimana e ai quarti la Samb sarà ancora testa di serie assieme a Catania, Siena e Sudtirol e la metà delle formazioni (ci sono anche Reggiana e Feralpisalò) proviene dal girone B, alla faccia di chi lo riteneva il peggiore dei tre. Intanto però godiamoci la sera dei miracoli.

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