FIGC: Nessuna norma che esonera le società dal pagamento degli stipendi


Il grido d’allarme era stato lanciato dal Presidente dell’Associazione calciatori, Damiano Tommasi, dopo la conclusione del Consiglio Federale (Le società potrebbero non pagare i calciatori). La FIGC ha voluto chiarire, attraverso una nota apparsa sul portale, come siano apparse sugli organi di stampa notizie inesatte su quanto uscito fuori proprio dalla riunione della stessa federazione:

“Con riferimento alle ricostruzioni imprecise e incomplete riportate su alcuni organi di informazione – si legge – in merito alle decisioni assunte dal Consiglio Federale sulle Licenze Nazionali per la stagione 2020/2021, la FIGC precisa che:

1) non è stata approvata alcuna norma che esoneri le Società dal pagamento degli stipendi;

2) le mensilità di gennaio e febbraio dovranno essere regolarmente saldate entro il mese di maggio, come da regole già in vigore;

3) per impedire che il processo delle iscrizioni ai prossimi campionati fosse condizionato dai potenziali contenziosi per i pagamenti degli stipendi nel periodo Covid-19, nello specifico quelli di marzo e di aprile, è stato solo deciso di non tenerne conto in sede ammissiva;

4) per garantire i redditi più bassi, è stato stabilito che i contratti al minimo federale dovranno essere interamente onorati entro il 15 luglio dalle società di Serie A, B e C;

5) su proposta del presidente Gravina, la Federazione si è dichiarata disponibile a concorrere economicamente in un fondo di solidarietà ad hoc per i calciatori in difficoltà, sia professionisti che dilettanti.


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