Ecco il Rimini 3.0: il 25% delle quote pagate in BitCoin

No, non c’è ancora una definita redazione dei gironi, per quella c’è da attendere ancora qualche giorno, ma secondo gli indizi pare che difficilmente si andrà a stravolgere quanto si è visto nel corso delle ultime stagioni. È così che la Samb, nel prossimo campionato, dovrebbe affrontare il Rimini (amichevole del 2 settembre a parte). E il Rimini che ci si troverà davanti sarà una società che, per la prima volta nella storia del calcio italiano, avrà una parte delle quote cedute in cryptovaluta. In soldoni (anche se non è proprio il termine più indicato nel caso specifico), una parte della società sarà “acquisita” tramite BitCoin, la moneta virtuale diffusasi nel corso degli ultimi anni.

Gli investitori, un gruppo arabo, entreranno nella società del presidente Giorgio Grassi, grazie alla Heritage Sports Holding, un establishment che opera nel mondo finanziario del calcio facilitando contatti tra club ed investitori.

Esprime piena soddisfazione il presidente biancorosso. Queste le parole riportate sul sito ufficiale del Rimini FC: «La trattativa con questo gruppo è in piedi da un paio di mesi, per il tramite di persone che operano nel mondo dello sport, durante i quali ci siamo conosciuti e messo sul tavolo le rispettive motivazioni che ci hanno spinti a questo accordo. Da parte di Heritage Sports Holding è emerso un grande interesse per il brand Rimini e per il nostro approccio innovativo al calcio. I nuovi soci, che hanno firmato un accordo preliminare per l’acqusizione del 25% delle quote della società, hanno apprezzato del Rimini F.C. la trasparenza, la sostenibilità economica, la sua territorialità, l’impegno nel mondo della solidarietà ed anche la massa critica che esprime il nostro mondo con tutte le sue società affiliate. Un’operazione che entrerà nella storia del calcio, portando una risonanza molto importante alla città di Rimini».

Qualche tempo fa, la Heritage, ha stipulato un accordo di partnership simile con il Mantova Calcio.


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