Dalla Trappoletta al Riviera: il Rotary onora la storia della Samb

Un evento di due giorni con un convegno incentrato sul calcio giovanile, la pratica calcistica a livello provinciale, e un viaggio nel tempo attraverso la storia della Samb, di San Benedetto e dei suoi impianti sportivi. È il convegno organizzato dal Rotary Club del presidente Alberto De Angelis per introdurre alla “scoperta” della targa dedicata al primo impianto sportivo della storia della città, il Comunale Unione, in onore della fusione tra Fortitudo, Serenissima e Forza e Coraggio.


«Il Rotary – spiega Alberto De Angelis – fino ad ora, non ha ancora collaborato attivamente con la Samb, ma quando abbiamo proposto questo evento alla società ha dimostrato grande entusiasmo portando i propri saluti (il presidente, atteso tra i relatori, è ancora impossibilitato [LEGGI QUI]) e la squadra dei Giovanissimi all’inaugurazione. Noi, da sempre, siamo stati vicini alla squadra e tra i nostri soci c’è anche il figlio del presidente rossoblù Domenico Roncarolo. La squadra, per questa città, ha rappresentato molto e ha dato il via a tante economie locali e nel mio primo anno di presidenza ho voluto ricordare questi fattori. Il pannello che vogliamo dedicare a “La Trappoletta” vuole ricordare i primi passi della Samb mossi proprio in piazza San Giovanni Battista. Questo per spiegare ai cittadini, ma anche ai turisti, che il Rotary intende portare avanti la memoria di quella che è la storia della città e la sua tradizione. Tutti abbiamo ancora in mente le gesta dei calciatori al Ballarìn, uno stadio che ha accompagnato la Samb nella sua marcia in Serie B. Per quanto riguarda il futuro credo ci siano troppe problematiche per restaurarlo, il sogno, più personale che a livello di Rotary, è quello di poter onorare la memoria di questo storico impianto. È inequivocabile che la Serie B per questa città possa essere un beneficio e un volano per l’economia. Già di suo, la categoria, è un business a parte. Ma questo, ad ora, è solo un sogno. Il calcio non è soltanto un hobby, potrebbe essere una attività economica vera e propria, considerando però il dilettantismo attraverso il quale siamo passati negli anni più recenti io mi accontenterei di una buona Serie C».


L’importantza, per la città e il suo sviluppo economico e sociale, è denotata anche dagli impianti sportivi nati. Cinque i progetti di stadi, di cui solo tre realizzati, per la Samb: il Comunale Unione, il F.lli Ballarìn e il Riviera delle Palme. I due rimasti solo su carta, e firmati dall’Ing. Onorati, sarebbero nati laddove oggi vivono il Merlini (nel periodo della nascita del lungomare sambenedettese negli anni ’50/’60) e in quella che, all’epoca, era ritenuta la zona più a sud della città dove oggi si trovano il Liceo Classico e il Liceo Scientifico. Queste e altre perle spiegate da Stefano Novelli, ingegnere e storico di San Benedetto del Tronto:

«Sicuramente tutti e tre gli impianti sportivi sono stati fondamentali per la città e hanno contribuito sia a livello tecnico che urbanistico. Non solo. Nel corso del tempo hanno anche dato una misura della vicinanza dell’amministrazione comunale alla prima squadra professionista della città. Ad oggi abbiamo il Riviera delle Palme e la sua evoluzione è sicuramente importante come fattore tecnico e sociale perché interessa molti ragazzi, molti giovani, ed è fondamentale che vengano coinvolti in queste strutture organizzate».

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