Centobuchi 1972, capitan Massetti: «La classifica non rende giustizia alle nostre qualità»

L’inizio di stagione non  è stato dei più positivi con la penultima posizione in classifica e un cambio di allenatore già alle spalle. Il Centobuchi 1972 cerca di rialzarsi grazie anche alla guida di mister Marco Morelli. A parlarci di questa situazione è capitan Alberto Massetti:

«Vengo da due anni in cui ho vestito la maglia della Centoprandonese, diventata da quest’anno con la fusione con il Real, Centobuchi 1972 e quindi mi hanno affidato la fascia di capitano che sono orgoglioso di indossare».

Vi aspettavate un inizio di stagione così in salita?

«Tutto mi aspettavo tranne che un avvio di campionato così burrascoso. Lo dico in virtù del fatto che la classifica non rende giustizia rispetto alle qualità da noi espresse nel rettangolo di gioco e alle caratteristiche che ogni singolo giocatore possiede».

Su cosa sta puntando il dito mister Morelli per cambiare la rotta?

«Sicuramente pecchiamo di ingenuità, di esperienza e di concretezza in fase di finalizzazione, aspetti su cui mister Morelli sta investendo molto tempo e sono certo che con il suo carisma, con la sua preparazione ed esperienza calcistica, riusciremo a ridurre al minimo queste lacune. Stiamo lavorando sodo seguendo le sue indicazioni, che in sole due settimane è riuscito a trasmetterci chiaramente la sua impronta e la sua idea di gioco e di atteggiamento, ma starà a noi riportare tutto ciò nel rettangolo di gioco».

Domani affronterete la Cuprense che vi sopravanza di tre punti.

«In questo momento di difficoltà ci siamo imposti di non guardare la classifica e di iniziare a risalire la china partita dopo partita. La gara contro la Cuprense, sarà un ottimo test per cercare di sovvertire questa scia di risultati negativi. Non sarà facile perché anche per loro la classifica non è veritiera; è una squadra ormai collaudata da anni che gioca un buon calcio e risulta pericolosa soprattutto in fase offensiva.

Andremo a Cupra con la consapevolezza che possiamo giocare alla pari con chiunque e lottando minuto dopo minuto per ottenere quei tre punti, che risulterebbero di fondamentale importanza per la classifica, per il morale della squadra e per la scalata verso la salvezza».

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