A corto di ricambi: Samb-Pordenone, IL COMMENTO

SAMB-PORDENONE FINISCE 2-2: LA CRONACA

FEDELI: «NEL SECONDO TEMPO HA FATTO CA**RE»

ROSELLI: «ARRABBIATO PER AVER VISTO I RAGAZZI DELUSI»

È inutile girarci tanto attorno: la Samb, al terzo risultato utile consecutivo e con cinque reti realizzate in tre gare, sta effettivamente crescendo, ma la rosa è drammaticamente risicata. Pur in situazione d’emergenza Rapisarda, purtroppo ancora lontano parente di quello che conosciamo, e compagni hanno clamorosamente messo sotto la capolista (ora ex visto l’incredibile exploit della Fermana), mancando per difetto di cattiveria una terza rete, che sarebbe stata strameritata nella prima frazione. E’ entrata in campo con concentrazione e mentalità giuste la formazione di un Roselli, che sta forgiando a 360 gradi questo gruppo, rendendolo consono alla serie C. Poi però ecco l’impossibilità di replicare nella ripresa alle mosse di Tesser, vuoi per gli infortuni occorsi, vuoi per l’inaccettabile immobilismo della società. Roselli non può più ricorrere per necessità a calciatori, che non sono assolutamente da C. Urgono da subito (in settimana) quel paio di tasselli, vista la disponibilità di due caselle “over” in rosa, per rendere finalmente questa Samb competitiva, corroborando il buon lavoro in corso di mister Roselli, a cui però, data anche la sua esperienza, consigliamo vivamente di non rispondere a qualche rimbrotto proveniente dalla tribuna. Se Fedeli farà ancora orecchie da mercante, aspettando un Gennaio troppo lontano, allora vuol dire che il suo interesse nel club rossoblù è definitivamente scemato e che la squadra dovrà soffrire le pene dell’inferno per staccarsi dalla zona rischio, in cui purtroppo è invischiata fino al collo. Intanto apprezziamo la crescita di Gelonese, oggi ai livelli gladiatori di un anno fa, la fortuna di aver trovato un papabile titolare in più in Rocchi e il fatto che la Samb se la sia giocata alla pari col quotato Pordenone e che alla fine il forte rammarico per il pari sia suo. E domenica altra tappa da brividi al Menti di Vicenza nel bel mezzo di questo durissimo tour de force novembrino.


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