2019, un anno tra alti e bassi. Il commento di Alessio Perotti


È iniziato con una rocambolesca vittoria casalinga sul Teramo maturata con un uno-due (Stanco-Miceli) negli ultimi minuti dopo essere passati in svantaggio, si è chiuso con una sconfitta sancita dall’inzuccata di Maurizi al Cabassi di Carpi: basterebbe già questo per fotografare un 2019 altalenante, percorso tra alti e bassi. La continuità è stata rappresentata dalla categoria (serie C girone B), dal piazzamento in zona playoff (si è arrivati noni al termine dello scorso campionato e al nono posto si è ora a fine girone d’andata) e dalla società (compresa l’insolita conferma del direttore sportivo, Fusco), nonostante Fedeli, alla sua quinta stagione sambenedettese, abbia più volte (e continua a farlo) manifestato l’intenzione di chiudere questa avventura. Per il resto il solito viavai di allenatori, attenuatosi nella seconda parte dell’anno con Montero dopo l’avvicendamento tra Roselli e Magi, restaurato dopo l’esonero di inizio stagione. Assieme all’abituale tourbillon di calciatori, anche se stavolta almeno il reparto arretrato è stato quasi confermato in blocco. Era stato molto promettente l’incipit del 2019 sulla scia della serie positiva inanellata da Roselli a fine 2018 con la risalita dalla zona playout a quella playoff e che sarebbe proseguita nelle prime tre gare del nuovo anno per giungere ai 12 risultati utili consecutivi stoppati solo al 96’ dal siluro di Anastasio al Brianteo di Monza. Da lì le quotazioni rossoblù sono andate scemando con un solo successo (2-0 sulla Ternana al Riviera) in 10 partite (apprezzabili comunque alcuni pari esterni sul terreno di big come Pordenone, Feralpisalò e Imolese) e il conseguente esonero di Roselli, a cui comunque va sempre riconosciuto il grosso merito di aver raddrizzato un campionato iniziato nel peggiore dei modi. Il ritorno di Magi non ha portato subito la sterzata attesa (1 punto nei primi 2 incontri), per poi ridare fiato alle trombe rossoblù con 3 successi negli ultimi quattro match stagionali, tutti con 3 reti all’attivo (Albinoleffe, Gubbio e Fermana). Le rinnovate speranze si sono però estinte al Druso di Bolzano in occasione del primo turno dei playoff, blindato a favore dei tirolesi dal penalty di Morosini a un quarto d’ora dal termine. Sembrava chiusa lì la gestione Fedeli, abbandonato nel frattempo anche dal figlio Andrea, e invece ecco l’inaspettato rilancio del patron, che stupisce l’Italia intera riportando dall’Uruguay nella penisola il ben noto ex difensore juventino Paolo Montero e finendo a buon diritto sulla copertina di giornali e tv nazionali. Lo scoop ha anche il benefico effetto di restituire entusiasmo ad una piazza depressa dall’ultimo campionato di medio-basso profilo, manifestato dalla calda accoglienza riservata al nuovo trainer nel giorno della presentazione all’auditorium comunale. Non è al contrario elettrizzante il calciomercato estivo, in cui si preleva a piene mani dalla Salernitana e che si conclude con i due buoni colpi di Frediani ed Angiulli. I dubbi sulla formazione allestita cominciano a sciogliersi in avvio di stagione con la netta vittoria contro un Fano-baby e la convincente prestazione di fronte alla blasonata Triestina. Poi però la sconfitta di Pesaro evidenzia in particolare quello che sarà il leitmotiv del girone d’andata: la ristrettezza della rosa. Mentre le altre squadre sfruttano appieno l’arma delle cinque sostituzioni, Montero costantemente non va oltre le due, sottolineando così una scarsa fiducia nelle alternative a sua disposizione. Soprattutto a centrocampo le soluzioni scarseggiano ed è bravo il mister ad inventarsi Frediani mezzala, conferendo pertanto brillantezza e dinamismo al suo 4-3-3. Inizia così il più bel periodo di questo 2019 con una Samb spumeggiante, che a tanti fa tornare in mente quella sorprendente di Ballardini e che tocca il suo apice con i tre successi consecutivi su Ravenna, Piacenza e Cesena. Ma il punto debole già emerso proprio ora diventa dirompente: di fronte alle prime defezioni (su tutte quella del numero uno Santurro espulso a Cesena e in casa col Vicenza, ma pesante si rivelerà anche quella di Rocchi in mediana) Montero si ritrova con gli uomini più che contati e il suo bel giocattolo si rompe, con la società nella parte del convitato di pietra, che resta impassibile. Il mister sperimenta il titolo del capolavoro di un suo connazionale, “Splendori e miserie del gioco del calcio” di Galeano, ed ecco la Samb sprofondare dal terzo posto a metà classifica dopo quattro sconfitte di fila. Il prosieguo vede in campo una formazione meno spavalda, ancor più dopo il pesante tonfo di Bolzano, e un tantino più accorta, che marcia bene al Riviera (tre vittorie consecutive per 2-0), ma che stenta parecchio in trasferta (un solo punto nelle ultime cinque uscite). Il bilancio a fine girone di 8 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte testimonia la realtà di una squadra da metà classifica, attualmente nona, che però con i dovuti e sperati correttivi (almeno un portiere, un centrocampista ed un attaccante) e col recupero di quello spirito garibaldino, che l’aveva fatta apprezzare e non poco, potrebbe regalare ai tifosi rossoblù uno scoppiettante 2020 con l’obiettivo dichiarato di accedere per la quarta stagione consecutiva ai playoff. Al di là di quelle che saranno le vicissitudini societarie, è quello che ci auguriamo per il nuovo anno, che ripartirà da Trieste una volta terminata la lunga sosta.

Alessio Perotti


Commenti