Vittorio Massi: «Siamo Sambenedettese. Vogliamo riportare passione e partecipazione»

U.S. SAMBENEDETTESE: OK DALLA FIGC PER IL CAMBIO DENOMINAZIONE

Prima uscita pubblica da presidente della Sambenedettese per Vittorio Massi, protagonista nel corso della serata organizzata dal Circolo dei Sambenedettesi alla Palazzina Azzurra per celebrare il centenario della fondazione della Samb. Di seguito riportiamo l’intervento di Massi.

«Siamo diventati Sambenedettese, di conseguenza sono il presidente della Sambenedettese, cosa di cui ancora non mi rendo conto. Stamattina (venerdì, ndr) il primo messaggio che mi sono trovato è stato quello del presidente del Circolo dei Sambenedettesi, Troli, che mi ha invitato a partecipare a questa bella manifestazione.

Sentire parlare sambenedettese mi piace perché spesso mi sforzo di parlare italiano; sono stati ricordati momenti “veri”, di quando si andava a vedere la partita al Ballarin e si godeva per le gesta come quelle di Simonato; stasera stringergli la mano è stato qualcosa di bellissimo. Quando mio padre entrava nello stadio era come se, uscito da casa, fosse entrato in un’altra casa: non si preoccupava dove stavano i figli, perché era tranquillo. Questo vorrei riportare a San Benedetto: la passione e la partecipazione, con bambini che vanno allo stadio.

Oggi (venerdì, ndr) sono andato dalla squadra, ho fatto i complimenti all’allenatore della Sambenedettese e ai giocatori: ho detto loro che ok la squadra e tutto il resto ma finora ci era mancato il nome. Il nome San Benedetto Calcio non lo avevo messo da nessuna parte, abbiamo cercato di fare tutto il possibile per arrivare a questo risultato. Ringrazio mia moglie per l’appoggio che mi ha dato col suo studio professionale, un giurista che qui a San Benedetto conoscono tutti, e per ultimo il sindaco, che ha scritto la lettera indirizzata a Gravina. Il presidente Gravina – tanto di cappello per lui – già alle sette della sera stessa ci ha dato l’ok.

Io dico sempre la città è bella, è questa e tutti la amano, giocatori come Simonato, Basilico e Valà hanno fatto conoscere la Sambenedettese in giro per l’Italia. Ci sono persone come un tifoso che si trova in Irlanda che, pur non potendo venire mai qui, ha fatto l’abbonamento soltanto per attaccamento alla città. Questi sono esempi di sambenedettesità, sentimento che è tenuto in vita da realtà come il Circolo dei Sambenedettesi e la Ribalta Picena.

Spero che la città risponda, per ora sta rispondendo e sono contento del fatto che tutti vogliono partecipare a questo progetto. Tutto questo calore fa davvero piacere, sono molto contento. Tornare a far vivere San Benedetto allo stadio. E portarla il più su possibile».

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