Un momento storico: il commento di Alessio Perotti dopo Samb-Padova

Continua a sorprendere la Samb umile di Palladini: squadra che ha ancora margini di miglioramento. Pezzotti e compagni sono già entrati nel cuore del popolo rossoblù e sabato sarà ancora Sambodromo…

Di nuovo in vetta, di nuovo lassù, anzi “Più su” come canta Renato Zero. Ci è abituata la Samb al primato, la squadra che ha vinto di più in Italia dopo la Juventus negli ultimi sette anni (quattro campionati, tre firmati da Palladini) è ancora lì a guardare tutti dall’alto in basso. Solo che nella terza serie nazionale non succedeva dai tempi di Sonetti essere soli soletti al comando. E poi chi ci avrebbe scommesso un euro di mettere piede al vertice dopo il trittico Parma-Venezia-Padova? 2 gol a ciascuno e prestazioni collettive da applausi stanno convincendo anche i più scettici sulle potenzialità di una squadra, che oggi ha dimostrato di sapere bene quello che vuole. Tra il Padova dai nomi altisonanti e questa “umile” Samb la differenza sta molto nella fame dei calciatori di Palladini: la squadra di Brevi a Teramo è anche stata bella, ma oggi è apparsa assolutamente senz’anima. E questo non sembra neanche il top di una formazione, dove tanti hanno margini di crescita a partire proprio da quel Di Massimo, che oggi si è sbloccato, spianando la strada dei tre punti. Il meritato successo nel recupero odierno (chi è della mia generazione non può non ricordare un altro recupero, finito 0-0, dovuto alla neve contro il Padova al Ballarin nel Gennaio 1985) assomiglia tanto ad un’analoga vittoria contro i biancoscudati di Ulivieri nel 2004/05. Anche allora i rossoblu semisconosciuti guidati da un giovane allenatore come Ballardini surclassarono 3-1 i blasonati ospiti e tanti sono gli aspetti che accomunano quella indimenticabile squadra a questa, che memorabile potrebbe diventarlo. Dopo le tante amarezze patite (soprattutto fuori dal rettangolo verde) per lunghi anni e simbolicamente lavate via dalla pioggia pomeridiana, è proprio il caso di godersi questa società, questa squadra e questo primato…almeno per quattro giorni. Al di là di quello che sarà il futuro Pezzotti e compagni il cuore ce lo hanno preso già ed è giusto che sabato sia vero “sambodromo” per spingerli, perché no, ancora più su.

Alessio Perotti

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