Triestina-Samb, IL COMMENTO | Ancora eroici al Nereo Rocco


Questo terribile 2020, che il prestigioso Time ha etichettato come anno peggiore di sempre, si era aperto per i nostri colori con la grande impresa del Rocco, vincendo contro una corazzata come quella alabardata in nove uomini, e in prossimità della sua chiusura ci ha proposto un incredibile bis. La Samb, che non aveva mai violato questa splendida terra di confine, nello stesso anno solare ci è riuscita ben due volte e anche stavolta in condizioni piuttosto anomale, data la quasi impraticabilità del rettangolo verde. Invece gli uomini di Mauro Zironelli, per i quali ci si attendeva un crollo fisico nella ripresa, essendo alla terza partita in una settimana e per giunta su un campo pesantissimo, sono andati persino in crescendo, arpionando a un quarto d’ora dal termine una vittoria, meritata da tutto il gruppo. È stato davvero bello vedere il mucchio rossoblù, assembratosi (termine assai ben noto di questi tempi) attorno al goleador, quasi ad essere un tutt’uno con lui. Ed è stata veramente evidente la forza del gruppo in questa seconda vittoria consecutiva lontano dal Riviera, dopo la sfortunata prestazione casalinga contro il Legnago, che nonostante la mole di gioco e di occasioni aveva portato in dote un solo punto. Ci è piaciuta la mentalità di questa squadra, che in casa della Triestina, dove esordiva un mister navigato come Bepi Pillon, nonostante le proibitive condizioni, ha cercato di fare gioco e partita, non chiudendosi a riccio neanche dopo il vantaggio ottenuto. Innegabili i progressi dell’intera pattuglia guidata da Zironelli (3 vittorie e 4 pareggi nella sua gestione), che in poco più di un mese ha preso decisamente in mano le redini del team e come dicevamo, commentando il successo di Arezzo, si è letteralmente inventato i due esterni (Masini e Malotti), che hanno contribuito non poco a questo lampante salto di qualità. Maxi Lopez e compagni per la prima volta oggi sono apparsi consapevoli del loro spessore, menando le danze al Rocco con sicurezza e fierezza. A questo punto si può dire che è appena iniziato il campionato, che ci attendevamo e al quale avevamo già quasi rinunciato, per cui è assolutamente vietato cullarsi sugli allori (come invece purtroppo successe rovinosamente a gennaio proprio dopo il blitz di Trieste, non vincendo più una partita) e, senza guardare la classifica, occorre proseguire più convinti che mai sulla strada tracciata e su questo innegabile trend di crescita.

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