Samb-Fano 1-2, Manoni: «Ci stiamo mettendo anima e corpo per centrare la salvezza»

SAMB-FANO 1-2, LA CRONACA

Torna a parlare la Samb. In sala stampa, dopo il match col Fano, si è presentato mister Manolo Manoni, che però non ha specificato se il silenzio stampa che si è protratto nelle ultime settimane andrà avanti anche in futuro. Presente allo stadio Roberto Renzi, che ha lasciato l’impianto prima del triplice fischio senza rilasciare dichiarazioni.

MANOLO MANONI (All. Samb): «Con passione e abnegazione dobbiamo dare tutti il contributo per raggiungere l’obiettivo finale nonostante la drammaticità di questa stagione. Le aspettative iniziali erano altre e le vicissitudini hanno portato ad un allentamento dei tifosi da questa squadra. Per quanto riguarda la partita, abbiamo sofferto perché avevamo parecchie assenze e qualcuno ha giocato anche non essendo al meglio della condizione. Nessuno si è risparmiato. L’espulsione di Cardella? Per quanto mi riguarda le cavolate si fanno, ma è un ragazzo che fino ieri stava in piedi per miracolo ha voluto dare il suo contributo viste anche la situazione d’emergenza. Devo solamente ringraziarlo per questo. L’espulsione è dovuta all’eccessiva foga dopo aver preso molti calci durante il primo tempo. Su Torromino e Lulli è inutile girarci intorno. Sappiamo tutti molto bene quali sono stati i fatti e quindi è inutile riprendere questi discorsi. Ora quello che conta è il gruppo. Giocatori, dipendenti e tutto lo staff vogliono conquistare la salvezza. Da giungo ad oggi sono stati commessi tanti errori, ma se ci soffermiamo solamente su questi non si può andare avanti. Questa squadra sta mettendo anima e corpo per centrale l’obiettivo salvezza. Posso solamente fare un grande plauso a questi ragazzi.

Renzi? Non lo sento dalla partita con il Roma City. Quando sono in campo non osservo chi c’è in tribuna o allo stadio. Rispetto alle ultime settimane è cambiato l’atteggiamento di questo gruppo che vuole portare a casa una salvezza che non è scontata. Suona strano parlare di questo obiettivo, ma in un’annata così particolare questa è la realtà. Questa sconfitta ci fa masticare amaro, perché dopo aver raggiunto il pareggio siamo stati puniti nei minuti finali. Il distacco dei tifosi fa molto male, ma questo gruppo avrebbe bisogno anche di un po’ di conforto. Fa male non sentire mai una parola di conforto nei confronti di gente che sta provando a tutti i costi di raggiungere un obiettivo. Nonostante tutto, noi andremo avanti. In questo momento noi ci siamo chiusi per cercare di concentrarci al massimo per raggiungere la salvezza. Per quanto riguarda gli infortunati, Angiulli aveva un problema alla caviglia.

Chinellato? Spogliato, nel senso di vestito pronto per giocare, non l’ho mai visto. Alboni non era meglio dopo l’infortunio di domenica scorsa. Siamo in pochi e anche un po’ acciaccati, ma tutti si stanno mettendo a disposizione completa. Per quanto riguarda lo sciopero, posso dire che nei dilettanti non esiste. Le società dilettantistiche hanno possibilità di pagare fino al trenta giugno e quindi qualsiasi tipo di minaccia di sciopero non porta a nulla. I giocatori sono stati mal consigliati, ma trovo ingiusto colpevolizzare un gruppo che cerca in tutti i modi di fare il proprio dovere per raggiungere l’obiettivo».

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