Samb, De Angelis: «Meritavamo di più rispetto ai due pareggi. La squadra è forte»

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«C’è rammarico per i due pareggi consecutivi, ma per quello che abbiamo fatto vedere avremmo meritato di più. Ad Avezzano il rammarico non sta nell’errore di Zoboletti nel finale di gara, ma nel non segnare il terzo gol che avrebbe chiuso la partita. Col Fano abbiamo giocato tutta la partita nella loro metà campo, non subendo nulla. Si poteva avere qualche punto in più, ma la squadra è nuova ed è forte».

Stefano De Angelis commenta così le ultime prestazioni della Samb: con rammarico, ma consapevole che la crescita della squadra sta proseguendo e che con un pizzico di fortuna in più si sarebbe potuto raccogliere qualcosa di più appagante rispetto ai due pareggi consecutivi maturati con Avezzano e Fano.

«Le critiche sono il bello di una piazza come San Benedetto; c’è sempre qualcosa da obiettare – le parole del direttore sportivo rossoblù, intervistato dal Corriere Adriatico –. Gli episodi non sono stati dalla nostra parte, ma abbiamo costruito tanto. Ora dobbiamo tramutare il nostro rammarico in rabbia, non ci sono altre medicine. Col Fano abbiamo confezionato le nostre occasioni, ma non le abbiamo sfruttate».

Passaggio anche su Danilo Alessandro, autore del rigore non trasformato contro il Fano. De Angelis è sicuro che l’esperto attaccante rossoblù saprà mettersi alle spalle questo momento negativo.

«I rigori li ha sempre tirati così e quasi tutti sono stati realizzati. Ha aspettato fino all’ultimo che il portiere del Fano si muovesse, ma pazienza, ha sbagliato e si rifarà in altre occasioni. Sono convinto che sarà decisivo nelle prossime partite – le parole di De Angelis al Corriere Adriatico –. Lo sconosco bene Alessandro, è un giocatore importante e sa che si può essere soggetti a critiche. Lui, per le qualità e per le doti realizzative che esprime ogni anno, viene sempre accompagnato da grandi aspettative. Si sa benissimo che a San Benedetto, se non incidi, vieni criticato. Alessandro vive questa situazione con la giusta serenità».

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