Samb-Ascoli, il San Valentino più triste: 52 anni fa la morte di Roberto Strulli

Il portiere della Del Duca Ascoli morì il 15 febbraio 1965, a causa di un impatto con l’attaccante della Samb Alfiero Caposciutti nel match del giorno prima allo stadio Ballarin…

Cinquantadue anni fa andava in scena uno dei derby più infuocati del panorama calcistico nazionale. Era il 14 febbraio del 1965 e, al Ballarin, si giocava Samb-Del Duca Ascoli.

Stadio pieno, gara sentitissima: sotto la Curva Sud, occupata dai tifosi di casa Roberto Strulli, estremo difensore, respinge una potente conclusione di Minto e si getta sul cuoio per bloccarlo. In corsa arriva Alfiero Caposciutti pronto a fiondarsi sul pallone. L’attaccante sambenedettese, vedendosi in ritardo, ritrae la gamba, ma il portiere colpisce comunque il ginocchio dell’avversario, piantato a terra nel gesto di saltare l'avversario, perdendo immediatamente i sensi.

L’impatto è violentissimo: la frattura della mandibola con relativa perforazione della base della scatola cranica per il numero uno bianconero. Il direttore di gara, Paolo Pfiffner di Torino, si accorge immediatamente della gravità dell’incidente e, come rivelerà poi in un'intervista, ammette di aver “Sentito un agghiacciante scricchiolio d’ossa”. Scende immediatamente il gelo all’interno del Ballarin. Il coma, la corsa verso l’ospedale di San Benedetto poi, alle ore 5 e 45 del mattino del 15 febbraio, Strulli muore.

La partita non fu sospesa e terminò 4 a 0 per i padroni di casa, ma il risultato passò in secondo piano. La morte del calciatore fu accolta dal cordoglio della città di San Benedetto che salutò il feretro all’uscita dall’ospedale e durante la benedizione in piazza Giorgini per raggiungere il Duomo di Ascoli, dove si tenne il funerale. Il San Valentino più triste.

Domenico del Zompo

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