Roselli: «Allucinanti le critiche sulle sostituzioni, ci vuole un confronto costruttivo»

La Samb è reduce da una sfortunata sconfitta contro il Ravenna con quel pallone colpito da Galuppini e rimbalzato sulla faccia interna del palo. Prima quella di Monza, arrivata come una pioggia gelida in piena estate, a recupero scaduto. Facendo un altro passo indietro si torna al gol fantasma della Giana Erminio con l’incornata fortunata di Jefferson. Un filo comune a tutte le gare è la grande forza dimostrata in campo dalla Samb. In particolare, quelle giocate negli ultimi due turni, sono gare tatticamente ben interpretate dai rossoblù con un gioco brillante, a tratti. Per essere pedanti: i momenti in cui il gioco non è stato brillante è quando l’avversario ha deciso di non voler giocare a fare da sparring partner. Detto del Monza pare riduttivo, ma al Brianteo non sono emerse grosse differenze tra le compagini, anzi. Per molti versi gli uomini di Roselli sembravano maggiormente padroni del campo tanto da rispondere per due volte al vantaggio brianzolo e sfiorare a più riprese dopo il momentaneo 2-2. Nell’ultima sfida molte critiche sono arrivate al tecnico sulla base dei cambi effettuati nell’undici titolare.

L’ingresso di Ilari, in particolare, al posto di Di Massimo ha suscitato brusio perchè troppo “difensivista” (va ricordato che con la stessa tecnica mister Brocchi ha portato a casa la gara inserendo Lora, un centrocampista, per Marchi, un centravanti. Lo stesso tecnico si è vantato dell’intuizione, omettendo che in quel preciso momento era la Samb a fare gioco nella metà campo avversaria). Roselli, circa il turnover che metterà in campo contro l’Imolese e le critiche, risponde:

«Partirei da un’interpretazione che vorrei cambiasse, dalla gara di Ravenna dell’andata che era la seconda gara dove sedevo in panchina. La nostra gente, in quel momento, era molto scontenta e lo ha dimostrato attuando una giusta contestazione perché sembrava che i ragazzi non si impegnassero. Oggi le persone mi fermano per strada e mi dicono “Ci avete ridato dignità”, i giocatori escono dallo stadio tra gli applausi per l’impegno con sei palle gol a fronte di una, come riconosciuto da una persona seria e professionale che è Foschi (allenatore del Ravenna, ndr). Per essere chiari. Quando abbiamo vinto qualche partita qualcuno parlava di Pordenone, ma ricordiamoci che se prendiamo per assunto questo discorso dobbiamo guardarci anche alle spalle perché la quintultima è a cinque punti e dobbiamo ancora incontrare tutte le migliori formazioni, cosa che faremo nel prossimo periodo di marzo. Di bello che c’è? La squadra trasformata, ragazzi straordinari che non mollano mai e che all’uscita dal campo si meritano applausi anche quando perdono. Invece vedo che il contesto è il contrario. Oggi c’era una possibilità di cominciare il silenzio stampa del quale avrebbero risentito troppe persone. Le critiche circa le sostituzioni sono allucinanti: abbiamo tante partite in poco tempo. Ben venga il confronto, ma se costruttivo» chiosa riferendosi alla stampa.

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