Quei primati da difendere. Il punto di Alessio Perotti

Altro che crisi del settimo anno, la Samb ogni sette anni fa festa grande. Ma ora con quale spirito si dovranno affrontare le restanti quattro partite di campionato?

Il settimo anno vuol dire crisi? Non per la Samb, anzi è sinonimo di festa. Tanto infatti sono durati sia il primo (1994-2001) che questo secondo (2009-2016) periodo dilettantistico, identici nella durata, molto meno nella sostanza. Se il primo e’ stato un piatto cammino dopo la repentina promozione dall’Eccellenza in D, il secondo, citando Battisti, ha visto invece “le discese ardite e le risalite”, che solo la smisurata passione del popolo rossoblu ha avuto la forza di assorbire. Raggiunto il traguardo con largo anticipo (a quattro giornate dal termine) e con un distacco (16 punti), che sa tanto di epica fuga solitaria ciclistica (in D solo il Piacenza sul Lecco ne può vantare uno superiore, peraltro per un solo punto), come affrontare ora il resto del torneo? Sono infatti almeno sei le partite ancora da disputare: le ultime quattro della regular season più minimo due della poule-scudetto (in molti sognano un incrocio amarcord col Parma). Beh, chiaramente c’è una bella immagine da salvaguardare, Palladini (17 successi e 5 pari nella sua straordinaria gestione) col turnover cercherà di fornire stimoli a chi finora si è messo meno in evidenza e l’occhio vigile di Fedeli non tollererà sicuramente figuracce. Poi per evitare di “sbracarsi” c’è un buon gruzzolo di primati da confermare e magari raggiungere. Se la Samb detiene alla grande il migliore attacco (il secondo reparto offensivo, quello del Matelica, è staccato di ben 11 gol), non è detto che non possa ambire anche alla miglior difesa. Infatti alla gruviera beoniana (15 reti subite in 8 incontri) ha posto efficace rimedio il bunker di Palladini (altrettante prese però in 22 gare e solo contro l’Agnonese si è subito più di un gol). Così l’inizialmente bistrattata difesa rossoblu è divenuta reparto coi fiocchi, il terzo del raggruppamento con soli 5 gol incassati in più rispetto alla migliore retroguardia, quella del Campobasso. Insomma alla fine si conferma sempre l’adagio, secondo cui per vincere i campionati bisogna blindare la propria porta. Un vero e proprio record da condurre fino all’epilogo è quello di aver sempre segnato nelle partite finora disputate, senza dimenticare poi che Palladini è tuttora imbattuto, così come la sua formazione lo è in trasferta. Non sarà facile, visto che tre incontri su quattro la Samb li giocherà lontano dal Riviera e che almeno per domenica il suo bomber, Mario Titone, non potrà difendere la leadership nella classifica cannonieri per il turno di squalifica. Ma, considerando anche che non mancheranno comunque tifosi al seguito e che Sabatino e compagni avranno la testa sgombra da affanni e ansie, siamo convinti che la regina di questo campionato avrà ancora voglia di dettare legge.
Alessio Perotti

 

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