«Ma a San Benedetto non lavora nessuno». Tranquilli è tutto normale, o quasi…

I quattromila spettatori che martedì pomeriggio hanno assistito all’ennesima impresa della squadra di Palladini hanno impressionato gli addetti ai lavori patavini. E c’è già trepidazione per sabato…

Vaglielo a spiegare ai padovani che a San Benedetto la vita scorre via tranquilla come in tutto il resto d'Italia. «Ma qui non lavora nessuno?» Si chiedono molti degli addetti ai lavori provenienti dal Veneto nella sala stampa "Sabatino D'Angelo". Difficile argomentare una risposta se devi tenere presente che fino a pochi minuti prima quasi quattromila persone (2012 abbonati e 1612 paganti il dato ufficiale fornito dalla società) hanno assistito ad una partita di Lega Pro con fischio d'inizio alle 14:30 di martedì. Le quattordici e trenta di martedì e quattromila persone a trepidare per la Samb con la pioggia e tutte le intemperie di un freddo pomeriggio autunnale. E' l'amore per il rossoblù che supera ogni limite e varca ogni confine: che sia una mezza o un'intera giornata lontano dal lavoro non c'è ostacolo che riesce a separare il popolo sambenedettese dalla sua Samb. Un amore folle che anche i diretti interessati rimarcano con ironia: "Jete a fatià" uno dei tanti messaggi autoreferenziali che girano sui social network. E chissà quanta gente sarà lontana dal lavoro sabato pomeriggio. Meglio tranquillizzare sin da subito chi verrà dal SudTirol: San Benedetto è una città normale. O quasi.

Daniele Bollettini

 

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