L’Atletico Centobuchi si ferma in attesa di chiarimenti dalla Federazione


I campionati minori sempre più nel caos. Nei giorni scorsi vi avevamo parlato del “caso Trodica” (leggi qui) che aveva scatenato un vespaio di polemiche e con tante società che, spaventate dai possibili effetti a livello lavorativo dei loro tesserati di un eventuale contagio, hanno preferito interrompere l’attività agonistica. Ebbene, una delle picene, l’Atletico Centobuchi, che parteciperà al girone C della Promozione, ha deciso di seguire la stessa strada. Ad illustrare la scelta è il ds Gianmarco Ameli: «Questa decisione è stata presa dopo un incontro con i nostri ragazzi e lo staff tecnico – esordisce il direttore sportivo al portale Marcheingol.itla gravità di quello che è successo a Trodica non è assolutamente da sottovalutare.

Siamo consapevoli che oltre al discorso sanitario, è l’aspetto lavorativo che in questo momento preoccupa tutti quanti. L’intervento effettuato dalla ASL nel maceratese, in pratica ha stravolto completamente l’interpretazione che tutti avevamo dato al protocollo, e a nostro giudizio in questo momento non ci sono più le condizioni per andare avanti.

Come società abbiamo seguito scrupolosamente le norme fin dal primo giorno, sanificando ad ogni fine allenamento gli spogliatoi, con la consapevolezza che se ci fosse stato un caso positivo, avremmo attuato le procedure secondo il protocollo. Fortunatamente fino ad oggi tutto è andato per il meglio, ma interpretiamo la vicenda di Trodica come un campanello di allarme, pertanto ora dobbiamo fermarci.

Restiamo in attesa di aggiornamenti da parte della Federazione, che in queste ore sicuramente starà lavorando, insieme all’Asl, a livello nazionale per trovare una soluzione idonea. Nel frattempo i nostri ragazzi andranno avanti con programmi giornalieri di allenamento individuale”.


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