La striscia positiva del Grottammaresi ferma a Fabriano: 2-1

FABRIANO CERRETO – GROTTAMMARE 2 – 1

MARCATORI: 4'pt Travaglini, 2'st Piergallini, 41'st Severini.

 

LE FORMAZIONI

FABRIANO CERRETO: Spitoni, Savelli, Berettoni, Scotini, Boinega, Lapi, Moretti, Bianchi (19'st Lanzi), Martellucci (35'st Bellucci), Iacoponi (27'st Severini), Piergallini. A disposizione: Rossi, Doraci, Aquila, Bartoccetti. Allenatore: Nicola Spuri Forotti.

GROTTAMMARE: Beni, Palandrani, Gandelli, Gibbs, Di Natale, Filipponi, Gentile (10'st Valentini), De Cesare, Bonfigli (23'st De Panicis), Travaglini, Veccia. A disposizione: Falcetelli, Avellino, Egidi, Vagnoni, Bagalini. Allenatore: Roberto Vagnoni.

ARBITRO: Bonci di Pesaro (Procentese-Santarelli).

AMMONITI: Boinega, De Cesare, Gandelli, Filipponi.

ANGOLI: 4 – 2.

RECUPERI: 0' – 3'.

NOTE: Presenti circa 100 spettatori.

In casa del Fabriano Cerreto, secondo in classifica, i biancazzurri passano in vantaggio con Travaglini, ma vengono rimontati nella ripresa. Da tredici partite il Grotta non incassava una sconfitta…

Cade il Grottammare a Fabriano e si interrompe la striscia positiva che lo vedeva far punti da 12 gare consecutive. Gli uomini di Vagnoni hanno accarezzato il sogno vittoria per un tempo prima di venire superati nel finale su una punizione contestata dal tecnico rivierasco. Passati in vantaggio dopo 4 minuti grazie al secondo gol consecutivo di Travaglini (il terzo stagionale) su bell'assist di Bonfigli, i biancocelesti hanno visto il ritorno dei padroni di casa che hanno trovato il pari al 2' minuto della ripresa con Piergallini grazie ad un colpo di testa sotto misura. La rete decisiva arriva al 41' su punizione trasformata allo specialista Severini che insacca alla destra di Beni dopo che il pallone aveva toccato prima il palo interno. I biancocelesti avranno un doppio turno interno con Urbania e Gallo Colbordolo dove cercheranno di racimolare più punti possibili per chiudere definitivamente il discorso salvezza e giocarsi le ultime speranze di entrare in zona playoff.

Enrico Tassotti

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