La prima al Riviera è un tabù in Serie C: il commento di Alessio Perotti

I demoni tornano ad esorcizzare l’esordio casalingo della Samb. Assenze ad attenuanti non mancano ma a preoccupare è soprattutto la fase difensiva rossoblù. E Fedeli già tuona…

Sembrava esorcizzato con il raid di Macerata il debutto in LegaPro, invece ecco che i demoni tornano ad infestare il battesimo al Riviera. Non c’era riuscito Gaucci ad esordire positivamente in casa in C1 (sconfitte col Pescara nel 2002/03 e con l’Acireale l’anno dopo), non c’erano riusciti i Tormenti (scivoloni con Taranto, Salernitana e Pergocrema dal 2006 al 2008) e oggi non ce l’ha fatta nemmeno Fedeli. Non e’ bastata nella ripresa la bolgia del Riviera, cosi’ come non sono stati sufficienti i cambi di uomini e modulo di Palladini a raddrizzare il patatrac del primo tempo. Quel balletto difensivo, che a Macerata era stato condonato dalla pochezza offensiva biancorossa, stavolta e’ stato impietosamente infilzato dai virgiliani, concreti e cinici nel confezionare il doppio vantaggio con altrettanti tiri in porta. L’assenza di Lulli ha impoverito ulteriormente il gia’ non stratosferico centrocampo rossoblu, che non ha supportato tatticamente la retroguardia soprattutto sulla propria corsia destra dove hanno fatto il bello e cattivo tempo il sempreverde Caridi e l’incisivo Regoli. Ci sono le attenuanti della morbidezza di Pegorin sul tracciante del primo gol e del fuorigioco di posizione in occasione del raddoppio, ma c’è molto da rivedere nella gestione complessiva della fase difensiva. Nessun dramma comunque, visto che siamo appena all’inizio, con una squadra da assemblare e con alcuni elementi che in prospettiva dovrebbero essere protagonisti in ritardo di condizione. Ma la voce del padrone si è fatta comunque sentire con strali indirizzati a destra e a manca (non è mancata a dire il vero anche un’onesta autocritica) e così martedì sera a Gubbio, sfruttando anche i rientri di Radi e Lulli dopo le rispettive squalifiche, ci vorrà subito una veemente reazione, per non arrivare già con l’acqua alla gola nella sfida casalinga di sabato prossimo col Fano.

Alessio Perotti

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