Grassani: «Istituire un fondo straordinario di solidarietà per chi guadagna meno»


Lo stop completo dell’attività nel mondo del calcio ha diversi aspetti, non soltanto dal lato del rettangolo verde; c’è la questione stipendi da sciogliere. L’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, è stato interpellato in materia dal Messaggero: «È un principio già affermato in molti ambiti lavorativi ma finora mai applicato nello sport. Il fenomeno è unico, c’è la sospensione totale dell’attività: partite, allenamenti, ritiri. Il rapporto è sbilanciato tutto a scapito del datore di lavoro. Si può arrivare all’esonero della retribuzione per il periodo non lavorato». 

Grassani, poi, indica la soluzione per venire incontro a quei contratti meno onerosi per le società:«Cassa integrazione e ferie forzate? Le ritengo impraticabili. Non c’è dubbio che su chi guadagna 30mila o 18mila euro a stagione nelle serie inferiori o fra massaggiatori, fisioterapisti, eccetera, la misura avrebbe un impatto pesante. Si potrebbe rimediare introducendo un Fondo straordinario di solidarietà. Un prelievo dello “zero virgola” sui contratti più ricchi. Una solidarietà interna al sistema per uscire da questa situazione». 


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