Fi.Fa. Security UR SBT, coach Laurenzi: «Commettiamo i soliti errori, contro Livorno gara da vincere»

La Fi.Fa Security Unione Rugby è tornata in campo dopo la pausa ma dalla trasferta contro Modena, neo capolista, non è arrivato nessun punto. Un 42-3 che si è materializzato nel secondo tempo dopo una prima frazione decisamente buona disputata dai rossoblù. Coach Alessandro Laurenzi, nella consueta intervista settimanale, lascia trasparire un po’ di delusione:

«Purtroppo ci ritroviamo a parlare sempre delle solite cose. Contro Modena abbiamo disputato un buon primo tempo, chiuso 11-3 per loro; una prima parte veramente sopra le righe, venti minuti nel corso dei quali abbiamo determinato un buon volume di gioco.

La non cura dei dettagli in alcune situazioni vicino alla linea di meta hanno determinato degli errori che inevitabilmente ti fanno scendere la concentrazione perché ci demotivano. Una mancanza di qualità negli ultimi quindici metri. Modena, comunque, è una squadra ben organizzata che aveva della qualità in più rispetto a noi soprattutto nel gioco con i piedi».

«Nel secondo tempo – continua Laurenzi – il divario si è allargato perché i nostri errori fanno sì che gli avversari affondino il loro coltello e ci facciano male dal punto di vista del risultato.  L’unico vero neo è che non siamo perfetti nella touche e su questo dovremo allenarci per migliorare. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti di fare del nostro meglio a partire dalla prossima partita con Livorno che per noi è importante».

La gara contro i toscani che in classifica hanno sette punti, diventa davvero importante
«Si, vero, cercheremo di prepararla con tutta tranquillità perché non dobbiamo né abbatterci né demotivarci. E’ chiaro che la partita contro Livorno ci darà un piccolo resoconto di questa prima parte di campionato. Un successo ci darebbe morale e ce la metteremo tutta sperando di arrivare con una motivazione che non si fermi solo al primo tempo. Speriamo di recuperare qualche ragazzo infortunato; sono fuori in sei che per noi sono veramente tanti. Dovrebbero rientrarne due che soprattutto sotto l’approccio morale ci diano una carica in più in quanto sono due figure importanti».

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