Fi.Fa. Security Unione Rugby verso Gubbio, Castelletti: «Stiamo facendo tanti sacrifici per la Serie B»

Daniele Castelletti, 26enne estremo presenta il big match contro Gubbio, formazione che segue in classifica a cinque punti di distanza la Fi.Fa. Security Unione Samb Rugby. «Quella di domenica è una partita importante e nonostante le tante defezioni che abbiamo avuto in questo periodo lo zoccolo duro della squadra è riuscito a portare avanti alla grande il campionato. Sono fiducioso  in quello che possono dare i miei compagni. Ci siamo preparati bene e speriamo di mettere sul campo una buona prestazione in terra umbra».

Il Gubbio segue i rossoblù in classifica a cinque lunghezze di distanza: «Loro cercheranno di colmare il gap di cinque punti in classifica sul proprio campo che mi dicono essere un po’ particolare. Siamo consapevoli che cinque punti sono veramente pochi. Noi non possiamo sbagliare praticamente mai perché i nostri avversari hanno tutto da guadagnare. Quello che voglio sottolineare è che sì Gubbio è una tappa importante ma anche dopo dobbiamo continuare a vincere mantenendo un livello abbastanza alto».

Castelletti racconta, poi, come si è avvicinato a questo sport: «Io ho iniziato a giocare a rugby all’età di nove anni con la Rugby Samb; ho vissuto sin dall’inizio questa nuova realtà dell’Unione anche se poi ho smesso di giocare per tre anni a causa di un infortunio e non volevo saperne di riprendere. Mi convinse il Presidente Edoardo Spinozzi quattro anni fa. Quello che posso dire è che stiamo facendo tanti sacrifici ed essere ripagati con la promozione in Serie B sarebbe una grande soddisfazione».

Una citazione doverosa Castelletti la fa anche al coach Alessandro Laurenzi: «Il percorso che stiamo facendo è anche merito del nostro coach Laurenzi che non è mai contento perché vorrebbe sempre vedere una prestazione pari al lavoro svolto durante la settimana. Per lui non esistono titolari o panchinari e vorrebbe che si giocasse allo stesso modo indipendentemente dagli interpreti. Questo a volte è difficile perché ci sono giocatori nuovi che hanno anche bisogno di trovare l’amalgama».

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