Fi.Fa. Security Unione Rugby, Alesiani: “Con Città di Castello dovremo fare attenzione”

La Fi.Fa. Security Unione Samb Rugby riparte con il girone di ritorno nei playoff promozione. Primo avversario è Città di Castello che all’andata venne sconfitto con un eloquente 51-5 al ‘Mandela’. A presentarci il match da giocare in terra umbra è Mirko Alesiani, 26enne mediano di mischia della formazione allenata dal duo Laurenzi-Alfonsetti.

Affrontiamo il Città di Castello – dice Alesiani – e per una squadra qualsiasi potrebbe essere una gara trappola pensando al larghissimo risultato dell’andata. Noi, però, ci siamo resi conto che mentalmente abbiamo un’attitudine diversa e questa cosa ci sta portando i buoni risultati che stiamo avendo. Ce ne siamo accorti domenica scorsa contro il Chieti dove è stata una partita molto dura a livello fisico ma soprattutto a livello mentale.

Questo ci ha fatto capire che non dobbiamo sottovalutare mai nessuno e il campionato deve essere guardato domenica per domenica. Prepariamo ogni partita in base al nostro avversario. Gli ultimi risultati che Città di Castello ha ottenuto ci fanno capire che troveremo una squadra molto diversa; magari avranno recuperato gli infortunati e sicuramente avranno lavorato per mettere apposto ciò che prima non andava.

Un’altra variabile da non sottovalutare saranno le tre ore di pullman che dovremo affrontare per raggiungere la città umbra. Fino ad ora non abbiamo mai affrontato una trasferta cosi lunga ma ci stiamo organizzando per farla pesare il meno possibile.

Alesiani ha iniziato a giocare a rugby a 12 anni con la vecchia Rugby Samb e ora che ne ha quasi 26 ha vissuto tutto il percorso della società rossoblù fino ad arrivare a questa stagione.
Quando ho iniziato a giocare ero un ragazzo e c’era principalmente voglia di giocare e divertirsi. Mi ricordo un ambiente festoso e si pensava poco ai risultati e alle ambizioni ma c’era molto divertimento, insomma una situazione quasi amatoriale. Da quando abbiamo creato la nuova società ed è arrivato il presidente Edoardo Spinozzi, le cose sono cambiate.

C’è sempre voglia di giocare e di divertirsi festeggiando fuori dal campo ma quello che è cambiato è il fatto che San Benedetto ha acquisito credibilità ma anche visibilità con tanti ragazzi che sono arrivati dalle zone limitrofe come Ascoli, Teramo, Tortoreto. Ai ragazzi che come me hanno iniziato dalle giovanili, questo ci ha fatto capire che noi possiamo essere veramente il punto di riferimento del rugby della zona“.

Secondo te questo può essere l’anno giusto per il salto di categoria?
Negli anni passati era diventato un mezzo tabù e non volevamo forse avere troppe ambizioni. Quest’anno ne parliamo apertamente. L’obiettivo è chiaro alla società, agli allenatori e finalmente anche a noi giocatori che sentiamo veramente il bisogno di confrontarci con realtà maggiori e vogliamo fare questo grande passo e ogni domenica ce la stiamo mettendo tutta per raggiungere l’obiettivo finale”.

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