Coronavirus: porte chiuse, rischi e soliti rinvii. Il punto di Alessio Perotti


Calendario rivoluzionato e “zippato” quello del girone B di Serie C, a seguito dell’emergenza coronavirus e gira che ti rigira si è arrivati all’inevitabile decisione di continuare a porte chiuse, per ora sino al 3 aprile. Difficile trovare soluzioni alternative dopo l’ultima ordinanza governativa per portare faticosamente a termine l’ennesima falcidiata stagione, al di là di fantasiose opzioni di annullamento o sospensione del torneo, da riprendere eventualmente sotto l’ombrellone. Resta comunque l’incognita di possibili contagi di squadre, eventualmente costrette alla quarantena, e in tal caso ci sarebbe da rimettere tutto in discussione. Sta di fatto che in questa ridda di rinvii (e la Samb ne ha anche uno in più, quello di Piacenza, previsto ora per martedì prossimo alle 15) spicca curiosamente quello di Samb-Padova, gara che si sarebbe dovuta disputare domenica 8 Marzo (e ricalendarizzata per mercoledì 15 Aprile). E sì perché questa è una partita avvezza ai rinvii, visto che si tratta addirittura della terza volta. La prima risale alla stagione 1984/85 ed era la prima partita del nuovo anno successiva alla sosta natalizia. Nel giorno della Befana del 1985 avvenne però un evento insolito a San Benedetto: nevicò. In realtà smise di nevicare già dalle prime ore di quel 6 gennaio, ma non si riuscì a spalare in tempo la neve per liberare il terreno di gioco del Ballarin. Ed ecco che la formazione di mister Liguori, quella del nostro carissimo Stefano Borgonovo, fu costretta a presentarsi in campo il giorno dopo, uno strano lunedì pomeriggio, per incrociare i tacchetti con i biancoscudati di Gianni Di Marzio, che a fine stagione riuscirono a salvarsi, ma furono poi retrocessi per un illecito sportivo col Taranto. Non fu certo una partita memorabile, fortemente condizionata dal fondo ghiacciato (ricordo Ruffini sulla fascia, che a stento si teneva in piedi) e chiusa sullo 0-0, ma la Samb comunque a fine stagione grazie all’arrivo di sor Guido Mazzetti e ai gol del mitico “Borgo” conquistò la permanenza in cadetteria. Trentun anni dopo, siamo nel 2016, la Samb di patron Fedeli si appresta a festeggiare il suo ritorno tra i professionisti, guadagnato con una splendida cavalcata in Serie D dopo 7 anni di dilettantismo, il 27 agosto alla prima di campionato contro il Padova. Tutti purtroppo ricordiamo ciò che era avvenuto appena tre giorni prima: il drammatico terremoto di Amatrice. Quindi esordio in Serie C rinviato, sarebbe avvenuto una settimana dopo con la vittoria di Macerata (2-1). Col Padova invece la sorprendente Samb di Palladini recuperò l’11 ottobre, imponendosi per 2-0 (gol di Di Massimo e Berardocco su rigore) ed issandosi addirittura in vetta. Durò poco quel primato per una Samb, che pian piano perse posizioni con l’esonero di Palladini e l’arrivo di Sanderra, con il quale si giunse settimi (successo a Gubbio nel primo turno dei play off prima di essere eliminati dal Lecce). Ed adesso il rinvio per coronavirus: insomma, l’abbiamo capito, quando c’è Samb-Padova in programma, non si può proprio stare tranquilli…

Alessio Perotti


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