Centobuchi 1972, Bucci: «Vorremmo ripartire ma ora è pericoloso»


La stagione del Centobuchi 1972 è iniziata con la sconfitta interna contro il Monturano Campiglione in quella che ad oggi risulta essere l’unica gara giocata e che molto probabilmente sarà anche l’ultima. Un’annata iniziata col ripescaggio in Promozione e tanto entusiasmo per una categoria che mancava da tanti anni.

La voglia di tornare in campo ci sarebbe eccome come ha espresso nei giorni scorsi il tecnico Marco Bucci. Voglia che, però, va a cozzare con gli evidenti problemi che ancora sta portando il Covid 19: “Inutile nascondere che c’è una gran voglia di ricominciare e di riprendere quello che è il nostro sport e la nostra passione. – ha esordito il tecnico biancoceleste – Tutti in cuor nostro vorremmo che ripartisse il campionato, ma siamo altresì consapevoli dei rischi ai quali andremmo incontro. Al momento non credo ci siano le condizioni per riprendere a giocare nella normalità che conoscevamo.

La pandemia, anche se da segni di cedimento, è ancora molto pericolosa, specie per i soggetti più deboli, quindi meglio per ora starsene tranquilli. Al primo posto dobbiamo sempre mettere la salute nostra e dei nostri familiari, ed in seconda analisi non possiamo rischiare di compromettere la nostra professione. Se nei prossimi mesi la situazione dovesse migliorare in maniera evidente, potremmo pensare di far partire in anticipo la prossima stagione. Si potrebbe ipotizzare la disputa in estate di un mini torneo, oppure l’anticipo delle gare di Coppa che sarebbero utili come preparazione in vista del campionato. Insomma si potrebbero studiare delle soluzioni, ma per ora è meglio attendere e non correre inutili rischi”.


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