Buon primo maggio a tutti i lavoratori. Soprattutto quelli non pagati


SAMB, LA DECISIONE DEL TRIBUNALE SLITTA A LUNEDI’

Sarà decisamente un primo maggio particolare per dipendenti e collaboratori della Samb. Un primo maggio di lavoro, come tanti altri sabato di vigilia, perché domenica pomeriggio ci sarà l’ultima partita di campionato in casa del Padova. Ma soprattutto un primo maggio molto amaro, perché in qualità di lavoratori c’è poco da festeggiare. Sono proprio dipendenti e collaboratori vari, infatti, quelli che stanno soffrendo maggiormente la drammatica crisi societaria che va avanti da mesi. Senza stipendio da tempo immemore e con meno tutele rispetto ai giocatori, che possono sperare di recuperare almeno parte dei loro emolumenti con l’escussione della fidejussione presentata ad inizio stagione dal club presieduto da Domenico Serafino. Nonostante tutto, però, loro hanno continuato ad andare avanti, dando la possibilità – grazie anche al contributo dei tifosi – di terminare con Dignità questa stagione. Almeno sul campo. A loro un buon, triste, primo maggio. Nota doverosa. L’augurio, naturalmente, non vuole minimamente sminuire la condizione di enorme difficoltà in cui si ritrovano le migliaia di lavoratori che stanno soffrendo per il quadro nazionale ed internazionale dovuto all’epidemia. In ambito sportivo, però, meritano sicuramente un plauso quelle persone che, deluse e a volte prese in giro, hanno permesso di portare avanti la baracca Samb.

Daniele Bollettini


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