Un pari che sa di rimpianti: tra Samb e Pordenone finisce 1-1

SAMB – PORDENONE 1-1
MARCATORI: 7’st Magnaghi, 21’st Rapisarda

 

SAMB (3-5-2): Pegorin; Conson, Miceli, Patti; Rapisarda, Vallocchia, Bacinovic (41’st Di Cecco), Bove, Tomi; Esposito (25’st Valente), Miracoli (9’st Di Massimo). A disp. Raccichini, Ceka, Mattia, Di Troianiello, Di Pasquale, Candellori, Trillò. All. Capuano.
PORDENONE (4-3-3): Perilli; Formiconi, Stefani, Bassoli, Nunzella; Misuraca (48’st Raffini), Burrai, Lulli (36’st Danza); Berrettoni (30’st Ciurria), Magnaghi, Sainz-Maza (36’st Martignago). A disp. Zommers, De Agostini, Parodi, Buratto, Pellegrini, Visentin, Silvestro. All. Colucci.

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido (Guglielmi-Colizzi).

ESPULSI: 44’st Di Massimo.

AMMONITI: 5’pt Nunzella, 45’pt Miceli, 8’st Bacinovic, 17’st Sainz-Maza, 21’st Burrai, 38’st Conson, 46’st Formiconi.

ANGOLI: 4-4.

RECUPERI: 1’-3’.
NOTE: Cielo nuvoloso, 5 gradi circa. Terreno di gioco molto appesantito dalla pioggia. Samb in completo rossoblù, Pordenone in maglia bianca con inserti rossi.

 

Cambia modulo Colucci che si presenta a San Benedetto con il 4-3-3, semplice adeguamento dell’abituale 4-3-2-1. Capuano torna sul 3-5-2 di Teramo cambiando qualcosa negli interpreti: dentro Vallocchia a sostituire lo squalificato Gelonese ed Esposito ad orbitare intorno a Miracoli. già dalle prime battute del match è facile intuire come potrà essere il canovaccio della gara: il Pordenone si affida molto ai suoi palleggiatori mentre la Samb vuole puntare molto sulla velocità dei suoi interpreti per poi concentrarsi a chiudere le vie di gioco agli avversari. La prima azione pericolosa è di marca neroverde, dopo una manciata di secondi dal fischio iniziale, con Misuraca che scappa sulla fascia. Fasi piuttosto confuse della gara dove le azioni arrivano col contagocce. Al 17’ Esposito prova a mettere in mezzo un insidioso pallone che coglie impreparata la difesa ospite, Bassoli ricaccia fuori trovando in traiettoria Bove che non riesce a concludere. Tre minuti dopo Burrai si libera al cross e prova a servire dalla destra Magnaghi, ma c’è Conson che si mette in mezzo e libera. Non è particolarmente alto il ritmo di gioco e per vedere una conclusione c’è da attendere la mezz’ora con un piazzato di Tomi dal vertice dell’area di rigore. Il mancino del numero 30 viene respinto da Perilli. Al 39’ Rapisarda prova a vestire i panni dell’ariete per sfruttare un cross dalla mancina di Vallocchia ma la sfera si spegne di poco a lato. Rientro in campo con Esposito subito pimpante: il genietto molisano porta a spasso i soliti tre avversari al limite dell’area poi mette in mezzo per Vallocchia che strozza troppo la conclusione spedendo il pallone sul fondo. Il Pordenone va crescendo e la difesa della Samb soffre tanto da capitolare al 7’. Magnaghi approfitta della statica retroguardia per battere Pegorin dopo la respinta del portiere su un filtrante di Lulli, Conson e compagni reclamano per un fuorigioco. I padroni di casa  provano a reagire al 23’. Bellissima combinazione tra Esposito e Bove sulla fascia sinistra. Il numero 7 arriva sul fondo e di sinistro mette dentro un buon rasoterra; buca Perilli e interviene male Nunzella che stoppa la palla davanti alla porta. Interviene Rapisarda che scarica in rete il gol dell’1 a 1. Cresce in maniera esponenziale il gioco della Samb a dispetto dei ramarri che sembrano accusare il colpo. Col pesantissimo campo del Riviera il Pordenone non gioca più e fa la voce grossa la Samb che manca di peso negli ultimi metri. Al 44’ Di Massimo scappa tra tre avversari e viene atterrato in area: nessun rigore per Marchetti che butta fuori l’abruzzese per proteste. Non basta la grinta della ripresa: l’arbitro laziale esce tra i cori a dir poco critici dei tifosi e dopo il triplice fischio si accende una rissa a centrocampo. Peccato, un nulla di fatto alla fine di una gara molto combattuta nella ripresa.

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