Terremoto scommesse, in manette anche Nucifora

Anche l’ex direttore sportivo della Torres è finito al centro dell’inchiesta diretta dalla DDA di Catanzaro. Numerosissimi i club coinvolti…

Un nuovo terremoto si è abbattuto sul calcio di Lega Pro e Serie D. Con l'operazione “Dirty Soccer” circa 50 persone sono finite in manette con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, le forze dell'ordine hanno eseguito arresti in diverse regioni d'Italia: Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria Veneto e Lombardia. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero telefonate e messaggi di vario genere riguardo decine di partite combinate nei campionati di terza e quarta serie.

Dopo aver raccolto diverse informazioni con le intercettazioni telefoniche, la squadra mobile è riuscita a stroncare un'organizzazione “alimentata anche dal denaro che proviene dai signori delle scommese”. Al vertice di questa piramide criminale, secondo una prima ricostruzione, ci sarebbero persone che vivono nell'est Europa (Kazakistan, Serbia, Slovenia e Russia): questi finanziatori stranieri avrebbero trovato poi una valida spalla in dirigenti e calciatori italiani per intascare grandi guadagni attraverso le scommesse.

Lunghissima la lista delle persone tratte in arresto: si va dai presidenti di Neapolis e Brindisi al direttore sportivo del L'Aquila Ercole Di Nicola, passando per l'allenatore del Barletta Ninni Corda e il d.s. del Monza Gianni Califano. Questi sono solo alcuni dei nomi di dirigenti finiti al centro dell'inchiesta: tra di loro anche l'ex direttore sportivo della Torres Enzo Nucifora. A poche settimane dall'arresto di Sergio Spina (per cui sono stati poi concessi gli arresti domiciliari) un altro ex rappresentante della Samb vive l'incubo degli arresti.

Daniele Bollettini

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