Sempre Mancuso, la Samb rialza la testa: al Riviera Feralpi battuta 1-0

SAMB – FERALPISALO’ 1 – 0
MARCATORI: 19’st Mancuso su rigore.

LE FORMAZIONI
SAMB
(4-3-3): Pegorin; Tavanti, Di Pasquale, Ferrario, Pezzotti; Sabatino, Damonte, Lulli; Mancuso [45’st Vallocchia], Sorrentino [20’st Fioretti], Di Massimo [30’st Candellori]. A disposizione: Aridità, Radi, Tortolano, N’Tow, Doua Bi, Mattia, Fioretti, Silvestri, Calisto. Allenatore: Ottavio Palladini.
FERALPISALO’ (4-3-1-2): Livieri; Gambaretti, Aquilanti, Ranellucci, Parodi; Settembrini [40’st Luche], Staiti, Maracchi [26’st Bizzotto], Bracaletti; Gerardi, Romero [10’st Guerra]. A disposizione: Romeda, Allievi, Gamarra, Turano, Boldini, Codromaz. Allenatore: Antonino Asta.
ARBITRO: Rinaldi di Tivoli (Diomaiuta-Vettorel).
AMMONITI: 6’pt Pegorin, 39’pt Gambaretti, 3’st Di Pasquale, 18’st Ranellucci, 20’st Fioretti, 39’st Candellori, 39’st Gerardi.
ANGOLI: 4-6.
RECUPERI: 2’-4’.
NOTE: Bella giornata con circa 20 gradi, terreno di gioco in discrete condizioni. Abituale divisa azzurro verde per la Feralpisalò, casacca rossoblù per la Samb.

I rossoblù concedono pochissimo agli avversari e passano in vantaggio grazie ad un calcio di rigore conquistato da Sabatino e trasformato dal numero sette. Palladini torna alla vittoria…

SAMB – FERALPISALO’ 1 – 0
MARCATORI: 19’st Mancuso su rigore.

LE FORMAZIONI
SAMB
(4-3-3): Pegorin; Tavanti, Di Pasquale, Ferrario, Pezzotti; Sabatino, Damonte, Lulli; Mancuso [45’st Vallocchia], Sorrentino [20’st Fioretti], Di Massimo [30’st Candellori]. A disposizione: Aridità, Radi, Tortolano, N’Tow, Doua Bi, Mattia, Fioretti, Silvestri, Calisto. Allenatore: Ottavio Palladini.
FERALPISALO’ (4-3-1-2): Livieri; Gambaretti, Aquilanti, Ranellucci, Parodi; Settembrini [40’st Luche], Staiti, Maracchi [26’st Bizzotto], Bracaletti; Gerardi, Romero [10’st Guerra],A disposizione: Romeda, Allievi, Gamarra, Turano, Boldini, Codromaz. Allenatore: Antonino Asta.
ARBITRO: Rinaldi di Tivoli (Diomaiuta-Vettorel).

Si rivede Damonte nel ruolo che più gli è congegnale, quello di centrocampista centrale; la scelta di Palladini, per quanto riguarda invece il reparto offensivo, si concentra sull’imprevedibilità e la velocità del trio Di Massimo-Sorrentino-Mancuso. Centrocampo a rombo per Asta che, in attacco, si affida a Romero e Gerardi, supportati da Bracaletti. Pronti via Pegorin rischia grosso intervenendo con le mani fuori area su un lancio in profondità degli ospiti: ammonizione per il numero ventidue e conclusione di Gerardi che, buon per la Samb, si infrange sulla barriera. Per il resto si vive di poche emozioni nelle prime fasi del match, dove si gioca più sulla tensione, con le squadre abbastanza contratte, che sul “green”. Il primo fuoco è di Luca Lulli al 20’ che tenta una botta dalla trequarti senza centrare lo specchio, un buon modo di rompere la monotonia di una partita che stenta a decollare. Palladini dalla panchina non smette un secondo di urlare indicazioni ai suoi, troppo leggeri in fase di impostazione e di possesso. Non che gli avversari inventino chissà cosa, forse è proprio quello che inviperisce maggiormente il tecnico. A pochi minuti dal termine della prima frazione Gambaretti, sulla fascia sinistra, stende Di Massimo con quello che potrebbe essere etichettato come un fallo da codice penale. Il direttore di gara opta per il giallo, ma pubblico e squadra sono di diverso avviso vista l’entrata da tergo e la violenza del gesto. Il secondo tempo si apre con la Samb che attacca sotto la Nord e già nelle primissime battute si intuisce come l’influenza positiva dei tifosi rinvigorisca le sortite offensive di Mancuso e soci. Ed è clamoroso come, dopo otto minuti, Mancuso getti letteralmente alle ortiche una grandissima occasione: dalla mancina arriva un cross, sporcato da gambaretti, di Pezzotti, la sfera si impenna e la difesa va in crisi, ne approfitta Mancuso che stoppa davanti a Livieri, ma, al momento di concludere, cicca favorendo l’intervento del portiere ospite. in volata solitaria, al quarto d’ora, ci prova pure Di Massimo la cui conclusione finisce alta sopra la traversa. È comunque sintomo che qualcosa si muove. E si muove, assecondando la legge di gravità, Sabatino quando, entrato in area, viene steso da Ranellucci: rigore che si incarica di battere, trasformandolo, Mancuso al 19’. Imperfetta, al limite dell’ingenuità, la Samb che comunque mette in campo la solita grinta contro un avversario rivelatosi più modesto di quanto preventivato. I ritmi, mai veramente elevati, si abbassano ulteriormente e in campo il nervosismo aumenta con gli avversari che scambiano qualche “cortesia” di troppo con i padroni di casa, subendo copiosi fischi dalle tribune. La vittoria rossoblù è l’emblema di come, con il minimo sforzo, si può portare a casa il bottino pieno. Per intensità e gioco la partita di oggi è agli antipodi rispetto al bel secondo tempo di Bassano quando la Samb a casa è tornata con le pive nel sacco. Ma nel calcio si sa che ciò che più conta è il risultato.

Domenico Del Zompo

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