Sanderra si presenta: «Lavorerò sull’aspetto mentale». Fedeli: «Con lui per migliorare la classifica»

Il presidente si rammarica per l’addio di Palladini: «Le dimissioni non me le aspettavo, ma erano irrevocabili e potevo certo pregarlo di restare». Nel pomeriggio inizia la nuova era…

Il primo allenamento lo dirigerà nel pomeriggio dove, per sua stessa ammissione, terrà un primo incontro conoscitivo con i giocatori. Ufficialmente, alle 14, inizierà l'era di Stefano Sanderra alla guida della Samb. Lo stesso presidente Fedeli ha avuto modo di spiegare quali sono state le decisioni che hanno portato alla scelta del profilo del tecnico romano:

«Lo abbiamo scelto perché è un allenatore che ha fatto molto bene in questa categoria. Voglio i playoff e che il mister lavori per migliorare l’attuale posizione di classifica».

Una separazione dolorosa, quella con Palladini:

«Nelle ultime sette partite abbiamo totalizzato quattro punti che è una media retrocessione, qualcosa doveva cambiare, ma le dimissioni sono state una decisione di Palladini e non potevo certo pregarlo anche perché si è trattato di dimissioni irrevocabili. Riguardo lo spogliatoio non so molto, ma mi auguro che tutto torni come prima. Ho sentito anche che i giocatori si siano messi in testa di giocare male per far esonerare il tecnico, ma questo lo escludo perchè Palladini era benvoluto dai ragazzi».

Sanderra deve prepararsi perchè Fedeli non è certo uno che le manda a dire:

«Non mi pento di quanto detto su giocatori e allenatore, è quello che pensavo e non mi nascondo di certo». Sanderra però è pronto: «Non alleno certo da un giorno (sorride), non mi preoccupa che il presidente faccia molte dichiarazioni, è meglio di chi si tiene tutto per se».

È visibilmente emozionato, il nuovo allenatore, anche se lo nasconde molto bene:

«Sono molto contento di lavorare in una piazza importante e passionale come San Benedetto. Sfrutterò al massimo quest’occasione per fare il meglio e so che è importante l’impegno che raccolgo. Voglio far rendere al meglio i giocatori e non lavorerò solo sulla parte atletico-tattica ma soprattutto sull’aspetto mentale: in piazze importanti come questa ci vogliono giocatori con attributi».

Non fa una questione neanche sul modulo:

«Ho giocato spesso con il 4-4-2 o il 4-3-3, ma il calcio ideale non si può proporre in tempi brevi, si deve lavorare duro riuscendo a capire le caratteristiche dei giocatori».

Tante luci e ombre nella carriera di Sanderra:

«Gli esoneri fanno parte della vita dell’allenatore ma non ci si deve abbattere: si deve comprendere dove si è sbagliato ed imparare. Chi lavora con la paura non va lontano, si deve lavorare sempre con carattere. Quando si subentra bisogna avere buone capacità di adattamento ed intuizione e ci vuole comunque un lavoro importante per far giocare al meglio la squadra».

Il primo incontro con la squadra nel primo allenamento di oggi pomeriggio:

«Incontrerò i giocatori per la prima volta, con i ragazzi che ho allenato non ho ancora parlato. Sono ambizioso e voglio lavorare bene nel presente perché chi lo fa si garantisce un futuro. La Samb mi è sembrata una buona squadra che ha avuto un rallentamento anche a causa di qualche episodio sfavorevole. Dobbiamo cercare di fare il massimo sfruttando il fatto che in Lega Pro sono dieci le squadre che andranno ai playoff, io ne ho giocati tanti ed è un campionato a parte dove quello che  si è fatto si azzera tutto».

La chiusa sullo staff:

«Porto solo mio fratello che mi segue da vent'anni. Ci confronteremo con lo staff per approntare un piano di lavoro ponderato sulla base di quelli che sono gli obiettivi».

Domenico Del Zompo

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