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Sammenedètte | Gabriele Cavezzi, lo storico della civiltà marinara

Fonte foto: pagina Facebook Città di San Benedetto del Tronto


Chiunque volesse imbattersi in ricerche e studi che attestino le origini della città di San Benedetto del Tronto, deve consultare le innumerevoli opere prodotte da storici susseguitisi nel corso degli anni. Uno fra tutti, che ha delineato la storiografia locale come pochi altri, è stato Gabriele Cavezzi.

Un uomo dotato di una notevole sensibilità alle problematiche di nascita e sviluppo sociale e culturale della città, che ha elargito buona parte della sua formazione a sostegno dell’identità marinara; ci ha sottoposto, mediante le sue dissertazioni, ad instaurare un legame originario ed indissolubile con il proprio territorio di indagine tale che sia il Truentum, una circoscrizione dettata sin dall’epoca dei Romani posta ad avamposto di un comparto legionario con autonomia governativa ed esecutiva. Difatti, dalle sue affermazioni il versante costiero adriatico ha rappresentato da sempre un crogiolo di etnie, comunità e ingegno. Inoltre, Cavezzi ha biasimato coloro che ritennero la storicità sambenedettese come fosse di marca di contea, perché tali popolazioni provenienti dall’Illiria furono le artefici di una Koinè adriatica, un’area franca come lui spesso la nominava solcata da un’interazione di flussi migratori e da naviganti ardimentosi. Volle fortemente inaugurare una collana di pubblicazioni come lascito testamentario da cui attingere e riflettere negli anni a venire, come i numeri periodici di Cimbas (ben 44 di divulgazione scientifica e storica) sui rapporti intercorsi fra le due sponde dell’Adriatico e rendendo con chiare delucidazioni la portata di rilevanza internazionale che generò sin dall’antichità la proverbiale vocazione al mare. Ci duole non averne ancora la presenza preziosa, così come le sue grandi competenza e umanità, ma l’intera comunità sambenedettese ne rimarrà garante e vigile in ciò che ha ottenuto grazie al suo operato.

si ringrazia Francesco Casagrande


Fonte foto: pagina Facebook Città di San Benedetto del Tronto

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