Samb-Sudtirol 0-4, IL COMMENTO | I nodi sono venuti al pettine


SAMB-SUDTIROL 0-4, LA CRONACA

MONTERO: «OGNUNO DEVE PRENDERSI LE SUE RESPONSABILITÀ»

SERAFINO: «STIPENDI? I TIFOSI POSSONO STARE TRANQUILLI»

Ha incrociato mister Montero la prima squadra, che non aveva affrontato all’andata (0-0 a Bolzano all’esordio di Zironelli), ma la solfa è sempre la stessa, anzi peggio (un analogo 0-4 al Riviera risale ad un’altra tribolatissima stagione, quella di Serie C1 girone A 2005/06, contro il Cittadella). Vuoi per infortuni e squalifiche, vuoi per gli episodi, vuoi, e molto, per un progetto tattico ancora da decifrare, la sua Samb continua a perdere colpi e posizioni in classifica. Si è ora bilanciato nel solito deserto del Riviera il conto casalingo tra vittorie e sconfitte (5), come avviene per un’anonima formazione di medio/bassa classifica, e coerentemente è ormai più vicina la zona play out di quel vertice, che appariva alla portata solo un mese fa. Al di là di incidenti di percorso o di coincidenze astrali, sta semplicemente venendo alla luce quella polvere, che per un po’ di tempo si era riusciti a nascondere sotto il tappeto. Insomma alla fine i nodi, limitandoci a quelli tecnici, sono inevitabilmente venuti al pettine. A partire da una rosa con petali assolutamente inadatti già in partenza alla categoria (vedasi in particolare gli ex Bangor City, l’altro sodalizio, militante nella seconda serie gallese, di proprietà di Serafino), passando per chi, disattendendo le grandi aspettative, fino a questo momento si è rivelato un flop, come Maxi Lopez, e chiudendo con quei, sulla carta quotati, calciatori di categoria che però non si sono riproposti sui livelli attesi. Poi ci si sono messe problematiche di staff, in particolare l’allontanamento del direttore sportivo Fusco e le improvvise dimissioni di Zironelli. Con quest’ultimo, pur senza sfavillare e con qualche scelta discutibile, la Samb aveva scalato posizioni in classifica e acquisito una ben determinata identità tattica. Come d’altronde era avvenuto anche in passato, quando si era passati al 3-5-2 (un modulo molto redditizio in Serie C) con Capuano nella stagione 2017/18 e con Roselli nella successiva 2018/19. Per ironia della sorte in tutti e tre i casi questi tecnici sono stati poi a loro volta rimossi proprio per ripristinare i loro predecessori (Moriero, Magi e stavolta Montero). Che non fossero tutte rose e fiori tra il tecnico veneto e la società si era comunque intuito nella conferenza stampa pre-Gubbio, quando Zironelli si lamentò palesemente degli addii di Masini e Malotti, due calciatori che era riuscito a convertire in efficaci cursori esterni. Non bisogna certo fare drammi, perché come ben sappiamo purtroppo le vere tragedie sono altre, ma guardare a questi errori in modo costruttivo, prendendo come esempio la Ternana. Appena due anni fa con una nuova ambiziosa società, pur con un’ottima rosa, i rossoverdi incapparono in una stagione disastrosa e molto contestata, salvandosi per le penne: poi dopo un buon campionato concluso ai play off ora stanno dominando il girone C. Questo per dire che se la programmazione è buona, nonostante qualche inciampo iniziale, alla fine i risultati arrivano.


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