Samb, nuovo comunicato dei calciatori con l’AIC: «Situazione gravissima»


Stipendi che non arrivano, rischio di sfratto imminente e tanti altri problemi. È una situazione davvero allarmante quella che viene denunciata dai giocatori della Samb, che si sono esposti con un nuovo comunicato attraverso l’AIC per palesare lo stato di disagio che si trovano a vivere ormai da diverse settimane. Di seguito riportiamo il comunicato diramato dall’Associazione Italiana Calciatori sul proprio sito ufficiale.

I calciatori attualmente tesserati per la S.S. Sambenedettese S.r.l., in conseguenza delle costanti e ripetute violazioni degli obblighi datoriali, che fanno seguito a quelle segnalate nel precedente comunicato, sono costretti a denunciare quanto segue.

“Nonostante molteplici e vane rassicurazioni, avvenute a mezzo stampa, persiste il mancato pagamento degli stipendi, che si protrae ormai dal mese di ottobre 2020; l’attuale situazione societaria si sta riverberando in maniera gravissima sulle nostre condizioni di vita e di lavoro e siamo già stati costretti ad affrontare l’ultima trasferta di campionato viaggiando nella medesima giornata della gara e disputando la partita in condizioni del tutto precarie, dopo un lungo tragitto in autobus. Tuttavia, è ancora più grave e va rimarcato che alcuni tra più giovani, già colpiti dal mancato pagamento degli stipendi ai minimi federali, sono stati preavvisati dalla struttura alberghiera che li ospita e da domenica prossima, in assenza di pagamento degli arretrati da parte della Società, dovranno abbandonare i loro alloggi. In assenza di mezzi di sostentamento economico, si stanno organizzando grazie all’aiuto degli altri compagni, dei dipendenti del Club e di alcuni cittadini di San Benedetto del Tronto. Si tratta di una situazione insostenibile e di estrema gravità, rispetto alla quale non si può rimanere inerti; si stanno ledendo i nostri diritti fondamentali e la professionalità mostrata in ogni circostanza. La Società, allo stato, non è in grado di garantire che la prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto dei vincoli contrattuali e, pertanto, i calciatori insieme all’AIC si riservano ogni più opportuna iniziativa necessaria alla tutela dei loro diritti, individuali e collettivi”.

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