Samb, Massi: «La città mi ha dato tanto. Ripescaggio? Ci sto ancora lavorando»

«San Benedetto mi ha dato tanto. Sono partito con tutti che mi spingevano ad iniziare questa avventura e, dopo un po’ di tentennamento iniziale, mi sono convinto. Felice di aver preso questa decisione. Al termine della prima partita arrivò mio fratello e mi disse: “E’ bellissimo. Cosa hai combinato?”. Poi ci siamo abbracciati. Un gesto e delle parole che mi fecero capire che stavamo iniziando un percorso importante. Non è la Samb di Vittorio Massi, ma dei sambenedettesi».

È iniziato così l’intervento di Vittorio Massi a Cuore D Calcio, trasmissione di Vera TV che martedì sera ha avuto come ospite il presidente della Samb, che ha tracciato un bilancio di una stagione esaltante, anche se alla fine non è arrivata la sperata vittoria del campionato di Serie D girone F.

«Quando sono arrivato a L’Aquila e ho visto una macchia rossa compatta nel settore ospiti sono rimasto affascinato, soprattutto quando c’è di mezzo la passione dei più piccoli. Ringrazio tutti, dai tifosi, ai giocatori e anche voi giornalisti che, chi in un modo e chi in un altro, hanno fatto parte di questa avventura».

Una vittoria nella finale play off avrebbe mantenuto alcune possibilità in chiave ripescaggio, anche se il primo step sarà in ogni modo vedere cosa accadrà alla scadenza della presentazione delle domande di iscrizione in Serie C. Massi, però, non ha abbandonato del tutto questa possibilità.

«Nell’ipotesi ripescaggio siamo ancora in lista. Siamo primi nei numeri di spettatori, nel possedere una società pulita e con i conti in ordine, nell’interregionalità – essendo molto seguita in diverse parti d’Italia –, e nella gestione del settore giovanile. Considerati questi aspetti, non c’è una squadra come la Samb. Se questo vuol dire che credo ancora nel ripescaggio? L’unico dubbio riguarda la gestione pluriennale del Ciarrocchi o del Riviera. Aspettiamo il 4 giugno (termine ultimo per la presentazione della domanda di iscrizione in Serie C, ndr) e poi vedremo. Sto lavorando su questo tema, ci sono ancora delle possibilità. Questo pensiero, ovviamente, non rallenterà la preparazione della prossima stagione, anche perché questa squadra forse avrebbe fatto meglio in Serie C. In conclusione, ribadisco che il problema principale è la mancata gestione pluriennale degli impianti».

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