Samb, l’ambizione di Renzi: «A noi non piace solo partecipare, lo abbiamo dimostrato con l’asta»


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“Poche parole, più fatti”. Questo è stato il mantra di Roberto Renzi nelle sue prime settimane di Samb. Logico, e comprensibile, che nella conferenza stampa in cui si è ufficialmente presentato come presidente rossoblù l’imprenditore romano non abbia parlato di obiettivi. L’ambizione, però, c’è ed è qualcosa che è condiviso assieme ai soci Colucci e Giustini.

«A noi non piace solo partecipare, lo abbiamo dimostrato anche con l’asta – ha detto Renzi nel corso della conferenza -. Vogliamo portare questa attività ai migliori risultati possibili, nel calcio però ci sono tante variabili. Speriamo di sbagliare il meno possibile. Sicuramente sbaglieremo, speriamo di farlo il meno possibile».

Tornando indietro all’asta fallimentare che gli ha permesso di rilevare la società, Renzi ha poi svelato un retroscena di quella giornata:

«Quando, il giorno dell’asta, sono partito dall’albergo per andare dal notaio Caserta mi hanno comunicato che era stata presentata l’offerta da parte di Kim e che c’era la possibilità che lui stesso fosse presente dal notaio. A quel punto ho fatto una chiamata multipla con Colucci e Giustini per dire loro qualcosa tipo “questo viene qui apposta dall’America, che facciamo? Voliamo bassi?”. Loro, in romanesco, mi hanno detto in sostanza di non curarmene e di andare avanti. Abbiamo dimostrato di volere la Samb a tutti costi e a quel punto la cosa era diventata un duello; noi non siamo abituati a perdere, Kim per fortuna ha ceduto un po’ prima di quanto pensassimo».


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