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Samb, il possibile ritorno di Fedeli e i paletti delle NOIF


SAMB, PER RIPARTIRE PRIMA DI TUTTO LA CHIAREZZA

Il ritorno di Franco Fedeli alla Samb è, ad ora, soltanto un’ipotesi (QUI i dettagli) ma a complicarla – non poco – potrebbero esserci le normative federali. Tutto è specificato nell’articolo 52 comma 10 delle NOIF della FIGC, quello a cui si potrebbe appellare il sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti per chiedere l’iscrizione (anche in sovrannumero) di una nuova società cittadina nel campionato di Serie D o di Eccellenza.

Nell’articolo 52, in cui si parla dei passaggi inerenti all’attribuzione del titolo sportivo, viene specificato che per poter richiedere quanto specificato nel comma 10 nella nuova società non siano presenti amministratori e/o soci che abbiano ricoperto “negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, amministratore e/o dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale”. Come noto, Franco Fedeli ha ricoperto la carica di presidente dall’estate 2015 fino al giugno 2020, prima di cedere il club a Domenico Serafino. Se l’ipotesi di un ritorno di Franco Fedeli a San Benedetto dovesse prendere davvero quota, dunque, il sindaco Piunti dovrà trovare delle soluzioni che evitino di andare in conflitto con quanto riportato nelle NOIF. Oppure scartare definitivamente l’ipotesi Fedeli-bis.

Di seguito riportiamo l’articolo 52 comma 10 delle NOIF.

In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società: a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato; b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo. La Commissione, nominata dal Presidente Federale, è formata da tre componenti, di cui due designati dal Presidente Federale e uno dalla LND. La Commissione resta in carica per un quadriennio olimpico.


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