Samb, i giocatori: «Ci mettiamo la faccia. Alcuni sono stati anche sfrattati»


LA SAMB SCENDE IN CAMPO COL MATELICA

La voce è quella di Maxi Lopez ma le parole, i pensieri e le preoccupazioni sono quelle condivise da tutti i giocatori e i membri dello staff della Samb. Il capitano rossoblù, in una conferenza stampa prepartita a dir poco insolita, ha letto un documento in cui ha ribadito le grandi difficoltà in cui si ritrovano giocatori e tecnici. Ciò nonostante, anche dopo la proclamazione dello stato d’agitazione (che resta, così come il rischio dello sciopero in futuro) la Samb sabato mattina scenderà in campo contro il Matelica. Riportiamo di seguito i passaggi principali del messaggio letto da Maxi Lopez.

«Ci troviamo a ribadire la situazione di difficoltà in cui ci troviamo da diversi mesi. Viviamo di promesse non mantenute, siamo arrivati al primo aprile senza che nessuno si è visto accreditare un solo stipendio di quelli mancanti. Alcuni di noi sono stati sfrattati e soltanto il buon cuore dei sambenedettesi ha permesso a questi ragazzi di restare a San Benedetto. Vogliamo ringraziare tutte le persone che lavorano dietro le quinte e che in questi mesi non hanno fatto mai mancare la loro professionalità. È soltanto grazie alla nostra e alla loro professionalità che la Samb è ancora oggi in corsa per i play off. Resta lo stato di agitazione, che riteniamo un atto necessario a nostra tutela anche per provare a far sbloccare questa situazione. La fidejussione non sarà sufficiente per coprire tutti gli stipendi non pagati. Abbiamo chiesto alle istituzioni di San Benedetto di essere presenti con noi in questa conferenza stampa, ma ci dispiace non vedere nessuno. Nonostante tutto questo abbiamo deciso di scendere in campo, ribadendo questo messaggio come giocatori e staff: abbiamo deciso di metterci la faccia per l’ennesima volta».

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