Samb, i 100 giorni di Sanderra: dal libro al ritiro, passando per l’eredità di Palladini

Alla vigilia del match col Modena l’allenatore laziale taglierà il suo primo traguardo in rossoblù: dal ritiro di Roccaporena al rapporto coi tifosi ecco i suoi primi 100 giorni di Samb…

Mister Leggenda, così lo chiamano a Latina da quando trascinò i nerazzurri alla vittoria di due campionati e la Coppa Italia. Poi un periodo di carriera difficile tra esoneri e mancate riconferme che lo portano a rilanciarsi a San Benedetto, non proprio la piazza più indicata per le sperimentazioni. In rossoblù Stefano Sanderra arriva, tra l’altro, fresco autore del libro “La vera anima dell’allenatore” che ripercorre i suoi venti anni di carriera mettendosi “a nudo” e dando una chiave di lettura del ruolo del tecnico atipica e discostata da come viene interpretato il ruolo nel calcio moderno.
Disquisizioni filosofiche a parte Stefano Sanderra, alla Samb, raccoglie una eredità pesante, quella di Ottavio Palladini. Quell’ “Uno di noi Ottavio, uno di noi” che la tifoseria urla nelle orecchie dell'allenatore romano già dalle prime uscite quando i suoi, non ancora pienamente avvezzi ai movimenti tattici trovano sette punti nelle prime tre gare. Poi la graticola. La caduta casalinga contro il Forlì, quella rovinosa di Parma (con un meritato vantaggio che ha fatto girare la testa ai ducali) e quella prevedibile, ma non per questo meno dolorosa, contro il Venezia.
Il ritiro e il momento d’oro: i cinque gol di Bolzano che santificano Leonardo Mancuso, l’accanimento su Bassano e Reggiana inframmezzato dal  pari rimediato sulle rive del Garda contro la Feralpi. E ancora il buio, tornato a Teramo, con le fragilità dei suoi esposte al pubblico ludibrio. Questa è la Samb? I cento giorni di Sanderra coincidono (in settimana) con la sfida contro un guru della Lega Pro: Ezio Capuano. Quel Capuano garanzia di salvezza, stratega, motivatore, spesso sopra le righe, ma pozzo di conoscenza dello sport e della categoria. Ed ecco che il viatico dei due pari incassati contro Lumezzane e AlbinoLeffe non è dei migliori per presentarsi al cospetto di chi ha preso un Modena ultimo e sconsolato e lo ha trascinato fuori dal pantano dei playout. Un bivio, l’ennesimo in questa stagione, per la Samb: vittoria o testa bassa e ritorno al lavoro. Quel lavoro che Sanderra benedice con forza e convinzione per una squadra dotata di poche soluzioni tecniche e che quindi deve affidarsi alla forza delle proprie idee. Un amante dell'analisi tattica, un freddo calcolatore che spesso legge in maniera totalmente personale gare impossibili da decifrare trovando punti di forza e debolezza della sua squadra. Un freddo calcolatore, imperscrutabile quando siede in panchina. Sanderra, che non sa se il suo futuro sarà tinto di rossoblù, è questo: un filosofo prestato al calcio.

22 – 21/01/2017 Mantova-Samb 1-1;
23 – 29/01/2017 Samb-Gubbio 2-0;
24 – 05/02/2017 Fano-Samb 1-2;
25 – 12/02/2017 Samb-Forlì 1-2;
26 – 19/02/2017 Parma-Samb 4-2;
27 – 26/02/2017 Samb-Venezia 1-3;
28 – 05/03/2017 SudTirol-Samb 2-5;
29 – 12/03/2017 Samb-Bassano 1-0;
30 – 19/03/2017 FeralpiSalò-Samb1-1;               
31 – 19/03/2017 Samb-Reggiana 2-0;
32 – 01/04/2017 Teramo-Samb 2-1;
33 – 05/04/2017 Samb-Lumezzane 1-1;
34 – 10/04/2017 AlbinoLeffe-Samb 0-0.

Domenico del Zompo

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