Samb-Fermana 0-1, IL COMMENTO


SAMB-FERMANA 0-1, LA CRONACA

MONTERO: «LA SCONFITTA PIÙ TRISTE»

FEDELI: «DISGUSTATO, SQUADRA SENZA GRINTA»

di Alessio Perotti

Continua il momentaccio vissuto dagli uomini di Montero, che dopo aver toccato il cielo con un dito con l’impresa di Trieste sono sprofondati nei tre derby regionali casalinghi, anche se oggi hanno disputato un’ottima ora, non sfruttata però come sarebbe stato dovuto. Al Riviera, divenuto agevole terra di conquista, contro Vis Pesaro, Fano e Fermana, tutte formazioni in lotta per la salvezza, sono stati simili gli andamenti delle gare: Samb protesa vanamente all’attacco, dove però non concretizza, venendo puntualmente punita dagli ospiti nella ripresa. Solamente col Fano si è riusciti a rimediare con Volpicelli in zona Cesarini, ma quella volta la marcatura ospite era giunta presto, dopo un quarto d’ora della ripresa, mentre sia Vis Pesaro che Fermana hanno superato Massolo con ripartenze analoghe a dieci minuti dal termine. Dopo aver disputato una partita eroica, al di là di ogni immaginazione, al Rocco, le energie rossoblù sembrano essersi esaurite e oltre un costante, ma poco fruttuoso, possesso palla è difficile andare. C’è poca convinzione davanti, anche se va sottolineata l’ottima performance del sempreverde Ginestra decisivo in quattro circostanze, ma mentre gli avversari sfruttano puntualmente e cinicamente la loro mezza occasione a gara, la Samb continua a cincischiare negli ultimi sedici metri. Sui numerosi corner guadagnati in questi match non si è mai stati pericolosi ed è davvero allarmante la scarsa reattività su seconde e terze palle, cartina tornasole della condizione psico-fisica di una squadra. Non si è davvero onorata sul campo la memoria di patron Gaucci, inizialmente omaggiato con il minuto di raccoglimento e con due striscioni, scivolando così malamente per la seconda volta in questa stagione al Riviera contro una Fermana, già corsara in Coppa. Occorre serrare i ranghi, perché qui si pensa tanto ai play off, ma intanto c’è almeno da conquistare la salvezza, che ora come ora non si può dare così scontata viste le sofferenze patite contro formazioni relegate nei bassifondi (solo due punti in quattro incontri, di cui tre giocati in casa). Il calcio però è strano e dopo aver raccolto poco nel ciclo cosiddetto facile magari qualche soddisfazione in più potrà giungere contro avversari di maggior blasone, a patto di recuperare quella “cattiveria” agonistica che sta veramente mancando.


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