Parla Roselli: «Esonero ingiusto, eravamo in un momento particolare»


La sconfitta di Trieste pesa come un macigno nel campionato della Samb e ha segnato lo spartiacque con l’avvicendamento tra mister Giorgio Roselli e Beppe Magi, invertendo quello che era successo dopo quattro giornate a Gorgonzola. L’allenatore umbro torna su quei momenti e lo fa attraverso i microfoni di TuttoC:

«È stato un diritto del presidente mandarmi mia anche se reputo la decisione ingiusta. Voleva qualcosa di più, stavamo attraversando un momento un po’ particolare ma avevamo appena affrontato in serie Pordenone, Vicenza, Feralpisalò e Triestina, di cui tre in trasferta. Guardando il calendario, insomma, era facile prevedere una flessione in quel periodo. Quasi tutti i ragazzi mi hanno mandato dei messaggi bellissimi che custodisco gelosamente e che a rileggerli mi fanno venire le lacrime. È stata un’annata durissima per loro, ci sono state partite in cui ho dovuto adattare terzini ad attaccanti e così via, snaturando i calciatori. Hanno accettato di buon grado le mie scelte, dovute a varie emergenze, mettendo sempre davanti il bene della squadra a quello personale. Non finirò mai di ringraziarli».


Il tecnico svela poi un retroscena:

«I tifosi ovviamente non erano contenti e dopo la sconfitta a Ravenna, in autogrill, vollero un confronto con la squadra. Chiesero ai giocatori di dare sempre il 100% a prescindere dai risultati. A me chiesero di non arrivare ultimi, per farvi capire come eravamo messi. I ragazzi allora si sono superati e hanno dato più del 100%, la tifoseria si è ricompattata intorno alla squadra e sono arrivati dodici risultati utili consecutivi. E così ho lasciato il club a 40 punti, punteggio che non credo verrà raggiunto dalle ultime tre in classifica. Quindi praticamente salvo con un paio di mesi d’anticipo. Senza vena polemica: da un lato sono triste perché, dopo tanto lavoro, non potrò disputarli, dall’altro sono contento perché i ragazzi li potranno giocare».

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